Martedì 6 giugno 2025 – Domenico Luongo scrive una nuova, emozionante pagina nello sport da combattimento lucano, vincendo per TKO al Cage Warriors Academy contro un avversario di spessore, il coriaceo Giacomino del Team Rossini-Ruggiero.
Il match, valido per uno degli eventi più attesi del panorama dilettantistico italiano di MMA (Mixed Martial Arts), ha visto protagonista assoluto l’atleta potentino, portacolori per l’occasione dell’Accademia Potentina fondata dal pioniere lucano delle Arti Marziali Miste, il pluricampione Massimiliano Monaco.
Il Cage Warriors Academy è uno dei circuiti europei più importanti dedicati ai giovani talenti delle MMA, nato come costola dello storico circuito Cage Warriors, vera e propria fucina di campioni approdati negli anni ai massimi livelli mondiali, compresa la UFC. Un palcoscenico, quindi, prestigioso, dove ogni match è molto più di una prova sportiva: è un esame di maturità per chi sogna un futuro nelle gabbie internazionali.
Le MMA (Mixed Martial Arts), ricordiamolo, sono una disciplina completa che combina tecniche di striking (pugilato, kickboxing, muay thai) e di grappling (lotta, jiu jitsu brasiliano, wrestling), richiedendo agli atleti un altissimo livello di preparazione fisica, mentale e strategica.
Il match disputato a Montesarchio è stato un perfetto esempio di quanto questo sport sia tecnico e imprevedibile.
Dopo una prima ripresa equilibrata, in cui Giacomino ha mostrato aggressività e un leggero vantaggio nel punteggio, è stata la freddezza di Luongo a fare la differenza.
L’inizio della seconda ripresa ha segnato la svolta: Domenico ha messo a segno un takedown (un atterramento tecnico), portando il match al suolo in una posizione di dominio assoluto. Da lì, una serie controllata ma letale di colpi ha costretto l’arbitro a fermare il combattimento decretando il TKO (Technical Knockout) — una vittoria per KO tecnico, ovvero l’interruzione del match da parte dell’arbitro per l’incapacità dell’avversario di difendersi in maniera efficace.

Determinante, il ruolo del “secondo” in angolo Bartolo Telesca, che ha insistito nel mantenere fede al game plan studiato nelle settimane precedenti con il dt Monaco e l’intero staff tecnico dell’Accademia: Serena Lamastra, Alessandro Falconieri, Nicola Palermo, Domenico Colucci, Martino Viscaglia, Gerardo Dinuzzo e Leonardo Zaccagnino. Una vittoria, dunque, non solo dell’atleta, ma del collettivo.
E a sottolinearlo è proprio il fondatore dell’Accademia, Massimiliano Monaco.
“Queste sono le vittorie che nascono nel silenzio delle palestre, nei dettagli curati durante settimane di lavoro invisibile. La gabbia non mente: racconta esattamente quanto sei disposto a sacrificarti per diventare ciò che sogni. Domenico ha incarnato lo spirito del nostro team: lucidità sotto pressione, cuore acceso, strategia chiara. Questa è la Basilicata che non ha paura di confrontarsi. Non alleniamo solo atleti. Coltiviamo identità.”
Il successo di Domenico Luongo al Cage Warriors Academy è l’ennesima conferma del livello raggiunto dalla scuola marziale lucana, che con costanza, passione e visione, continua a farsi largo tra le migliori realtà italiane nelle Arti Marziali e negli Sport da Combattimento.
Una vittoria che porta in alto non solo un nome, ma un’intera città e la sua bandiera. E che suona come un annuncio: Potenza e tutta la Basilicata continuano a giocare da protagonista nel panorama di queste discipline.