Luned’ 28 aprile 2025 – Questa mattina, nell’’Auditorium del Parco del Seminario, si è tenuto il Consiglio Regionale della UILM Basilicata, convocato per fare il punto sulla situazione industriale della nostra regione, alla luce della profonda crisi che sta investendo il settore automobilistico.
Un comparto che per anni è stato il fiore all’occhiello della Basilicata oggi si trova in grande difficoltà, a causa di politiche europee di transizione non governata e delle scelte industriali operate da Stellantis, che hanno reso strutturale una crisi senza precedenti.
Una crisi che ha già messo in ginocchio il settore della logistica, con lavoratori in cassa integrazione a zero ore e lo spettro concreto di licenziamenti in numerose realtà industriali.
Le politiche internazionali, avviate già con l’amministrazione Biden e irrigidite da Trump, non hanno fatto altro che aggravare questo quadro. Tuttavia, noi crediamo che non tutto sia perduto: è necessario lavorare a tutti i livelli affinché si renda pienamente operativo il piano industriale annunciato da Stellantis per Melfi e si incrementino i volumi produttivi, indispensabili per sostenere la filiera locale, strategica per tutta l’industria della nostra regione.
Un altro tema fondamentale emerso riguarda il costo dell’energia.
La transizione energetica deve essere gestita con una politica nazionale capace di garantire costi competitivi, come avviene in altri Paesi (ad esempio la Spagna). Senza una politica energetica nazionale forte, il rischio è quello di vedere chiudere aziende, perdere posti di lavoro e frenare gli insediamenti produttivi, oltre a scoraggiare nuovi investimenti internazionali.
Anche la gestione delle risorse petrolifere nella Val d’Agri e a Tempa Rossa è centrale: questi asset devono essere messi in sinergia, sviluppando politiche salariali e di tutela del lavoro che valorizzino i salari e accrescano il valore del lavoro nella nostra regione.In questo quadro si inserisce anche il Patto di Sito, non solo come strumento di tutela nei cambi di appalto, ma come piattaforma innovativa per accompagnare la transizione anche nel settore petrolifero.
UIL e UILM, stanno preparando una grande iniziativa nazionale sul tema dell’energia e del petrolio, che vedrà la partecipazione dei segretari nazionali generali: l’energia deve diventare una priorità dell’agenda politica non solo italiana, ma anche europea e globale.
In questo contesto complesso si inserisce anche la partita del rinnovo del Contratto Nazionale dei Metalmeccanici (CCNL).
Un rinnovo che dovrà porre al centro le due questioni fondamentali: più salario e meno orario.
Domani si terranno presìdi dei lavoratori metalmeccanici in tutte le aree industriali della Basilicata, con particolare attenzione al presidio davanti allo storico stabilimento Italtractor di Potenza, duramente colpito dalla crisi.
Il nostro Segretario Nazionale Rocco Palombella, intervenuto in videocollegamento da Roma, ha ribadito che la questione salariale è il cuore di ogni rinnovo contrattuale. È necessario che tutte le parti mostrino senso di responsabilità per arrivare ad un’intesa economica che dia risposte concrete ai lavoratori.
Nel corso del Consiglio Regionale, introdotto dal Segretario Regionale Marco Lomio, sono intervenuti numerosi delegati, che hanno ricordato anche le recenti vittorie della UILM nelle elezioni RSU, come quelle alla CMD e alla CLN, dove i nostri candidati hanno ottenuto il maggior numero di voti.
Il Segretario Regionale Marco Lomio ha offerto una puntuale analisi della situazione industriale lucana, indicando le priorità della UILM per i prossimi mesi, prima di lasciare la parola al Segretario Regionale della UIL Vincenzo Tortorelli, che ha concluso i lavori, sottolineando le sfide industriali della regione e ricordando che la Festa del 1° Maggio, che si terrà a Matera, sarà dedicata al tema della sicurezza sul lavoro.
Una piaga che la UIL e la UILM stanno combattendo da anni attraverso campagne come “Zero Morti sul Lavoro” e progetti di sensibilizzazione nelle scuole, coinvolgendo i giovani, i lavoratori di domani.
La giornata si è aperta con un commosso minuto di silenzio in ricordo della scomparsa di un grande uomo, che ha sempre lottato dalla parte degli ultimi e per la giustizia sociale: Papa Francesco.