Domenica 13 aprile 2025 – La notizia la riporta il direttore di Basilicata 24, Michele Finizio (foto di copertina).
“Stamattina (11 aprile – n.d.r) alle 8,50 ci siamo trovati davanti la porta della Redazione 4 carabinieri. Avevano in mano un decreto di perquisizione locale e di sequestro disposto dal pm della Procura della Repubblica di Potenza a carico del direttore del giornale Michele Finizio.
Sentito il nostro avvocato, abbiamo lasciato che i carabinieri svolgessero il loro lavoro procedendo alla perquisizione informatica dei dispositivi ad uso di Finizio, computer e telefono cellulare. La perquisizione è stata eseguita alla presenza della giornalista Giusi Cavallo e dello stesso Finizio e si è conclusa con esito negativo.
Il decreto è stato disposto in riferimento alla querela per diffamazione da parte dell’Amministratore unico di Acquedotto Lucano in relazione all’articolo pubblicato il 27 giugno 2024. Già il 20 gennaio scorso, Michele Finizio è stato sottoposto ad interrogatoriodai Carabinieri in relazione allo stesso presunto reato di diffamazione a mezzo dell’articolo. Seguiremo la vicenda e terremo informati i nostri lettori”.
Sulla perquisizione a Basilicata 24 interviene Maurizio Bolognetti, segretario regionale dei Radicali di Basilicata
“Voglio dirlo forte e chiaro: c’è qualcosa che mi sfugge nella decisione della Procura della Repubblica di Potenza che ha disposto la perquisizione della redazione di Basilicata24.
La presunta diffamazione, sottolineo presunta, si sarebbe consumata a mezzo stampa sia pur digitale, giusto?
Quindi per acquisire le prove del presunto reato, sottolineo presunto, sarebbe stato sufficiente acquisire l’articolo o gli articoli in oggetto.
Chiedo agli inquirenti di chiarire il senso di una perquisizione che, sulla base degli elementi di cui dispongo, appare non necessaria.
Avendo a cuore l’esercizio dell’art. 21 della Costituzione non posso che dirmi inquieto e preoccupato”.