La mattinata del 2 aprile era cominciata con la presentazione nello stabilimento lucano di Stellantis, del nuovo modello della DS n°8 prodotta a San Nicola di Melfi. A circa 12 ore di distanza, quando a Washington erano le 16, il presidente Usa Donald Trump ha annunciato al mondo la scelta di imporre dazi universali, in un ribattezzato giorno della liberazione che rischia di produrre effetti epocali sull’economia globale. Tra le principali misure imposte dal Tycoon è previsto uno specifico 25%per quanto riguarda le auto straniere importate in Nord America. Un settore che, tra automobili e componenti – ha spiegato al Corriere della sera Roberto Vavassori, presidente dell’anfia –produce nelle relazioni commerciali Italia-Usa, circa cinque miliardi di euro. In questo quadro generale il comparto dell’auto, da solo corrisponde alla metà dei prodotti esportati dalla Basilicata. Secondo l’ultimo aggiornamento congiunturale della Banca d’Italia il primo semestre 2024 ha fatto registrare un meno 58% di produzione, associato ad una riduzione delle vendite sia in Italia che all’estero. Dunque i dazi peggioreranno questa già fragile economia? Lo abbiamo chiesto ad uno dei massimi esperti dell’automotive lucana, il segretario generale della Uilm di Basilicata, Marco Lomio
Potenza: Stellantis e gli effetti dei dazi di Trump sull’automotive

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