Non è il Santo patrono di Tito, ruolo devotamente assegnato a Santo Laviero, ma in occasione della festa di San Giuseppe l’intera comunità della città in provincia di Potenza onora la sua figura con dei fuochi, una tradizione che racconta di radici popolari, senso di appartenenza e comunità.
La fiamma come sempre assolve a diversi ruoli tra devozione e storia, un simbolo di fede ma anche di luce e speranza, un rito che a Tito serve per accompagnare l’arrivo della primavera come momento di purificazione e rinnovamento.
Sono stati sette i fuochi tradizionali accesi in altrettanti quartieri cittadini, in ognuno dei quali l’ospitalità e l’allegria l’ha fatta da padrona. Balli, buon cibo e sorrisi sono elementi di una nottata di festa composta anche da una sana competizione perché un’attenta giuria valuterà nel complesso qual è il rione che si aggiudicherà tra qualche giorno la palma di miglior fuoco di San Giuseppe.
L’appuntamento è stato organizzato dalla Pro Loco “Gli Antichi Portali” APS.