Dopo un Pil a +0,6% nel 2024, la Svimez nell’ultimo rapporto sulle previsioni regionali 24-26, stima una crescita nazionale dello 0,7% nel 2025 e dello 0,9% nel 2026, con il Sud che da quest’anno torna a crescere meno del Nord. Un sorpasso che indebolisce soprattutto la Basilicata che l’anno scorso, insieme alle Marche, ha fatto registrare il calo maggiore (-0,5%) del prodotto interno lordo regionale.
Causa soprattutto la crisi del comparto dell’automotive: nei primi tre trimestri del 2024, infatti, rispetto allo stesso periodo del 2023, gli occupati nell’industria lucana sono diminuiti del 4%. La crisi di Stellantis ha avuto un impatto significativo sulle esportazioni regionali: la Basilicata ha registrato il dato peggiore in Italia (- 8%), in un contesto in cui la flessione dell’export a livello nazionale è più contenuta (-1,5%) e il Mezzogiorno ha limitato le perdite (-3,7%), con regioni come Puglia e Campania che hanno addirittura mostrato una lieve crescita.
Dal report emerge però che dopo la flessione del 2024 ci sarà un ritorno alla crescita per la Basilicata: il Pil dovrebbe aumentare dello 0,60% nel 2025 e dello 0,70% nel 2026, segnando un cambio di tendenza rispetto all’anno precedente. Tuttavia, la crescita rimarrà inferiore alla media nazionale e a quella del Mezzogiorno.
Uno dei fattori principali alla base della ripresa della Basilicata sarà un incremento degli investimenti (+0,92% nel 2025 e +0,53 nel 2026) e un parziale recupero dell’export. Attenzione però alle dinamiche internazionali legate soprattutto all’aumento dei dazi da parte degli Stati Uniti: la Basilicata con la sua specializzazione nell’automotive, rischia infatti di subire un duro contraccolpo che potrebbe ulteriormente aggravare la crisi del settore automobilistico dovuta alla fase di transizione verso l’elettrico che ha costi elevati e margini ridotti.