È rientrato in Basilicata ed è ricoverato presso l’Ospedale San Carlo di Potenza in terapia sub intensiva Luigi Murno, l’operaio 37enne, di Villa d’Agri di Marsicovetere, rimasto coinvolto dall’esplosione del sito Eni di Calenzano, in provincia di Firenze dello scorso 9 dicembre. Nell’incidente sono morti 5 lavoratori e 26 sono rimasti ferite. Tra le vittime anche due cittadini lucani, Gerardo Pepe di Sasso di Castalda che aveva solo 45 anni e Franco Cirelli, 50enne di Cirigliano.
Luigi Murno è uno dei feriti gravi; nell’incendio che si è sviluppato dopo l’espulsione, Murno ha riportato delle ustioni gravi sul 70% del corpo, infatti è stato ricoverato presso il Centro grandi ustionati di Pisa.
Da allora sono trascorsi due mesi di cure e speranza, fino alla sinergia messa in campo tra il Centro pisano, l’Azienda Sanitaria Locale di Potenza e l’Ospedale San Carlo, con il «trasferimento dell’operaio in eliambulanza, da parte del 118 della Asp Basilicata. Ora è ricoverato nel reparto di rianimazione del nosocomio potentino.
I medici del centro toscano hanno sciolto la prognosi riservata, segnando un importante passo verso il recupero. Le operazioni di trasferimento si sono svolte con imbarco del paziente da Pisa fino all’aeroporto di Roma Ciampino dove l’ha raggiunto l’elisoccorso del Dipartimento di Emergenza Urgenza del 118 della Azienda Sanitaria Locale di Potenza diretto da Serafino Rizzo. Un trasferimento che ha consentito all’uomo di tornare in Basilicata accanto alla sua famiglia.