Giovedì 6 febbraio 2025 – LAVELLO – Un vero e proprio raid è avvenuto nel cimitero di Lavello. Bruciato l’ufficio del custode e danneggiate numerose cappelle di famiglia. I fatti sono accaduti nella notte tra martedì 4 e mercoledì 5 gennaio. Secondo voci non confermate in via ufficiale ci sarebbero anche tracce di sangue accanto ad una cappella coi vetri in frantumi. Le forze dell’ordine stano indagando e si appellano a chiunque abbia visto qualcosa affinché si faccia avanti, per far luce su un episodio così deprecabile.
“Quanto accaduto nel cimitero cittadino, è un qualcosa di deplorevole, vigliacco ed infame che lascia l’intero paese nello sgomento. Atti vandalici senza senso che hanno reso un luogo sacro scenario dei più vili degli oltraggi. Tutto questo non ci può lasciare indifferenti e confidiamo nell’ operato degli inquirenti affinché vengano trovati e condannati i colpevoli e venga fatta chiarezza sull’accaduto”. Si legge in un post sulla pagina Facebook del PD di Lavello.
“A Lavello bruciato l’ufficio del custode del cimitero e violate diverse cappelle. È un atto intimidatorio…vandalismo?”, si chiede Libera Basilicata che aggiunge: “Deplorevole il gesto e le intenzioni che hanno mosso a tale atto vile. Esprimiamo solidarietà alla città di Lavello e ai suoi cittadini”.
“La comunità di Lavello è sgomenta per l’atto vandalico avvenuto presso il locale cimitero. Un gesto che offende la memoria dei defunti e lede profondamente il senso di civiltà della nostra comunità”, affermano Vincenzo Espositosegretario generale CGIL Potenza e Danilo Di Chio coordinatore Camera del lavoro CGIL Lavello.
“L’atto, di cui al momento non si conoscono le motivazioni, potrebbe configurarsi come un tentativo di intimidazione. Per questo motivo, chiediamo alle istituzioni e agli organi preposti di non sottovalutare l’accaduto e di verificare se dietro questo episodio si nasconda qualcosa di più di un semplice atto vandalico.
È fondamentale che vengano messe in campo tutte le azioni necessarie per far sì che simili episodi non si verifichino più. Confidiamo nelle forze dell’ordine affinché venga fatta chiarezza al più presto su quanto accaduto e vengano individuati i responsabili di questo gesto vile.
La comunità di Lavello non può tollerare che la violenza e l’inciviltà prendano il sopravvento. Siamo certi che, attraverso la collaborazione di tutti, sapremo reagire a questo atto nel modo più costruttivo, rafforzando i valori di rispetto e convivenza civile che ci contraddistinguono”, concludono Esposito e Di Chio.
Lavello, vandali distruggono cappelle e danno fuoco all’ufficio del custode del cimitero
