Mercoledì 8 gennaio 2024 – Il dato è sicuramente incoraggiante ma non ancora sufficiente per assicurare a 140mila lucani l’erogazione dell’acqua 24 ore su 24. L’11 novembre 2024, nell’invaso erano presenti appena 718 mila metri cubi di acqua. Situazione che portò il commissario straordinario, il presidente Vito Bardi, insieme ai tecnici di Acquedotto lucano e di Acqua del Sud SPA, ad intervenire con una soluzione emergenziale e tutt’ora in corso: ossia quella di approvvigionare l’invaso con l’acqua del fiume Basento trasportata nel “Camastrino” attraverso una condotta lunga 4 km. Situazione che ha destato e continua a destare molte perplessità nei cittadini anche se tutti gli enti predisposti hanno assicurato la massima potabilità dell’acqua che chiaramente, prima di uscire dai rubinetti, viene sottoposta ad attesa azione di potabilizzazione. Anche grazie alle piogge e alle nevicate dei giorni scorsi, attualmente il livello della diga è salito a 2 milioni e 600 mila metri cubi. Dato buono ma nettamente inferiore rispetto al 2024 quando erano ben 5 milioni e 700 mila i metri cubi di acqua presenti nella diga. L’attuale situazione, dunque, non garantirà una piena soluzione al problema della crisi idrica. I 140mila lucani residenti nei 29 Comuni serviti dal bacino dovranno continuare a fare i conti con interruzioni programmate. Fino a venerdì 10 gennaio l’erogazione dell’acqua sarà assicurata dalle 7 alle 19.30. Nel weekend si attende la verifica del livello dei serbatoi per eventuali nuove disposizioni. Per quanto riguarda una soluzione definitiva bisognerà attendere l’interconnessione della diga con gli invasi di Acerenza e del Pertusillo. Ma i tempi di realizzazione ci portano fino al 2026. La speranza è dunque nelle previsioni meteorologiche che vedono abbastanza probabile il ritorno di freddo, pioggia e neve nel potentino.
Crisi idrica: si riempie la Camastra ma restano le restrizioni
Potrebbe interessarti anche:
Redazione
- Ad -