Faustino Somma, per tutti Nino. Industriale , dirigente finanziario, dirigente sportivo, politico, ma soprattutto un uomo che ha saputo dare lustro a questo territorio e ai suoi abitanti. A 10 anni dalla sua scomparsa, la figura di Somma è ancora viva nel ricordo dei potentini e dei lucani grazie alla sua lungimiranza imprenditoriale che lo ha reso un precursore e un costruttore di futuro.
In suo onore l’amministrazione comunale di Potenza gli ha voluto intitolare una strada proprio in corrispondenza della sede dell’Industria Siderurgica Lucana, oggi Siderpotenza, della cui creazione Somma è stato artefice.
Alla presenza di tante istituzioni c’era ovviamente anche la famiglia che nel campo dell’industria, continua a essere punto di riferimento per Potenza e per l’intera Basilicata.
Dopo l’intitolazione della strada, al Teatro Stampa cerimonia per ricordare Nino Somma a dieci anni dalla scomparsa.
Bardi: Somma, un precursore delle grandi trasformazioni
““Le sue impronte si rintracciano in quel disegno di riscatto economico e sociale che a partire dagli anni ’70 assunse carattere di indifferibile urgenza.
Il polo industriale della Siderurgica Lucana, la Tecnoparco Valbasento, la Banca Mediterranea volevano essere quegli strumenti di sviluppo di un territorio su cui pesava una pesante marginalità sia dal punto di vista geografico che economico-sociale”.
Lo ha detto il presidente della Giunta regionale, Vito Bardi, nel corso della manifestazione per il decennale della scomparsa di Faustino Somma (1935-2014), organizzata a Potenza, città che gli ha intitolato una strada nella zona industriale per ricordare le gesta di “un uomo illuminato, un precursore dei tempi, un imprenditore che si mise a disposizione dell’intera comunità potentina, un capitolo decisivo nella storia del capoluogo di regione”.
“Somma – ha aggiunto il presidente – è stato un precursore delle grandi trasformazioni nel tessuto produttivo ed economico.
La sua è stata una lungimiranza che si concretizzò in quello che oggi definiamo il grande progetto della transizione energetica, ne anticipò i tempi introducendo i temi della sostenibilità ambientale e delle energie rinnovabili. Ed è questa l’eredità più grande che ci ha lasciato”.