Giovedì 28 novembre 2024 – Per dare voce ad una Basilicata che, in questa “fase storica” di transizione ed incertezza, rappresenta pienamente il quadro di crisi e di abbandono che colpisce ampie aree del Paese, in particolare del Mezzogiorno, lo sciopero generale di venerdì 29 prossimo rappresenta la tappa di un percorso di mobilitazione che continuerà nelle settimane successive.
Lo hanno detto i segretari regionali di Cgil Fernando Mega e Uil Vincenzo Tortorelli presentando ai giornalisti, nella sede della Uil, le rivendicazioni e gli aspetti organizzativi dello
sciopero di otto ore e della manifestazione regionale che si svolgerà a Potenza. Alla manifestazione sotto attesi lavoratori, pensionati, donne e giovani che arriveranno da ogni parte della regione con oltre 20 autobus.
E’ previsto il concentramento a Piazza 18 Agosto dalle ore 9 e un corteo sino a piazza Mario Pagano con interventi di dirigenti e delegati di Cgil e Uil che sarà concluso da Susy Esposito segretaria generale Fisac-Cgil.
Tortorelli ha fatto il punto della mobilitazione sviluppata con assemblee, incontri sui luoghi di lavoro, l’attivo unitario della scorsa settimana e in precedenza attraverso la forte partecipazione dei lavoratori lucani agli scioperi generali con manifestazione a Roma il 18 ottobre (metalmeccanici) e 19 (lavoratori pubblico impiego, sanità) e il 25 (componentistica auto).
Ai temi nazionali racchiusi nello slogan – “cambiare la manovra di bilancio” – Cgil e Uil Basilicata – ha evidenziato il segretario della Uil – hanno voluto aggiungere i temi caldi in Basilicata: automotive, sanità, infrastrutture, crisi idrica, giovani, pensioni, oltre all’Autonomia Differenziata per una “mobilitazione all’insegna della giustizia sociale”.
La sicurezza per noi resta una priorità e dopo la tragica morte dell’operaio edile a Potenza – ha aggiunto – rinnoveremo il nostro impegno e la nostra forte protesta contro il Governo che nella manovra finanziaria non ha messo un solo euro per la sicurezza nei posti di lavoro.
Quanto all’emergenza idrica, Tortorelli ha espresso delusione per il “livello” di dibattito nell’ultimo consiglio regionale teso a rimbalzare le responsabilità senza individuare soluzioni efficaci ed ha sottolineato la preoccupazione per la situazione di piccole e medie imprese che devono fare i conti con la riduzione dell’acqua. La crisi economica, la precarietà, il disagio sociale – ha detto – sono diventati insostenibili.
Fernando Mega, segretario Cgil, ha detto che “ci prepariamo ad ascoltare le dichiarazioni del segretario nazionale Cisl domani a Potenza con l’auspicio che non ripeta il solito ritornello che accusa la Cgil di fare politica.
Se fare politica significa dare voce al disagio di lavoratori e territori – ha sostenuto rilanciando il messaggio del segretario nazionale Landini, “rivoluzione sociale” – rivendichiamo di fare politica perché la desertificazione sociale, industriale, economica, di giovani che vanno via continua a colpire duramente la Basilicata.
Purtroppo la Cisl firmando il rinnovo del contratto del comparto statale e accontentandosi di un incremento salariale che non copre assolutamente nemmeno l’inflazione e quindi non riequilibra il potere di acquisto dei lavoratori si è fatta carico di una grave responsabilità.
Tra gli altri temi affrontati da Mega Stellantis e indotto automotive – “ferite aperte” con il rischio per centinaia e centinaia di lavoratori di non prendere nemmeno gli ammortizzatori sociali e la sanità con liste di attesa ancora lunghissime ed emigrazione dei lucani costretti a curarsi altrove. E sul petrolio il segretario Cgil ha ricordato l’ultimo incontro deludente con l’ad Total per garantire continuità ad appena 20 posti di lavoro.
Mega e Tortorelli – che hanno rivolto un appello alla comunità Lucana, al mondo associativo, alle istituzioni regionali, provinciali e comunali – hanno annunciato che la prossima mobilitazione sarà a sostegno della “vertenza Basilicata” perchè tutta la manovra finanziaria avrà ripercussioni pesantissime sulla regione.
Riteniamo – hanno affermato i segretari Cgil e Uil – che questo sia il momento giusto per rendere la nostra regione il simbolo di una protesta unitaria e forte, un punto di riferimento per tutte le altre regioni del Sud contro una manovra finanziaria in primo luogo anti-meridionalista ed impopolare.