Si chiamava Agostino Vita il 57enne di Villa d’Agri, una frazione di Marsicovetere in provincia di Potenza che ieri è tragicamente morto mentre lavorava sul terrazzo del quinto piano del palazzo di giustizia del capoluogo di regione lucano. I lavori – regolarmente appaltati a una ditta di Marsicovetere (Potenza) – erano cominciati lo scorso agosto e consistono nell’ampliamento dei locali dell’Ordine; si stava provvedendo alla chiusura di un terrazzo esterno per creare degli uffici. L’opera era quasi terminata, mancando solo la posa del parquet e delle finestre. Vita è stato schiacciato da una vetrata. Non c’è stato nulla da fare nonostante il tentativo prima di colleghi e poi dei sanitari intervenuti per rianimarlo.
“Si sta procedendo doverosamente e con immediatezza a tutte le indagini volte a verificare eventuali responsabilità – ha scritto in una nota Maurizio Cardea, il procuratore distrettuale di Potenza – Quest’ufficio – ha aggiunto – ha provveduto al sopralluogo anche con dei componenti del gruppo di indagine per infortuni sul lavoro, oltre che la sezione di polizia giudiziaria e gli organi investigativi del comando provinciale dei carabinieri e dell’ASP competente. E’ inutile sottolineare – ha aggiunto Cadrea – la gravità degli infortuni sul lavoro come più volte evidenziato dalle numerose circolari del Consiglio Superiore della Magistratura. Le indagini – a concluso – procedono speditamente al fine di assicurare una tempestiva e rapida definizione della vicenda, compiendo tutte le attività in tempo reale”.
Sul corpo è stata predisposta dal pm Antonella Mariniello l’autopsia che chiarirà la causa della morte. Vita lascia la moglie e due figlie e lo sgomento in un’intera comunità che “perde un onesto lavoratore e un padre di famiglia esemplare”, come ha detto il sindaco di Marsicovetere (Potenza), Marco Zipparri.
Sul tragico evento di Potenza è intervenuto il ministro della Giustizia Carlo Nordio che ha sottolineato come la sicurezza sul lavoro sia “un dovere cui dobbiamo attendere a tutela dei diritti fondamentali di ogni cittadino ed è una priorità assoluta per ogni Paese civile”. Ho fiducia nell’operato della magistratura – ha concluso il Guardasigilli – sulla rigorosa ricognizione delle condizioni di sicurezza che erano in atto in quel momento”. Ha richiamato “tutti noi alla responsabilità di garantire condizioni di lavoro sicure e dignitose, affinché la vita umana sia sempre tutelata”, l’arcivescovo metropolita di Potenza-Muro Lucano e Marsiconuovo, monsignor Davide Carbonaro, aprendo una serie di commenti rispetto a una tragedia “che poteva essere evitata”.