Lunedì 11 novembre 2024 – “Preoccupati da una gestione fallimentare della risorsa idrica sulla quale ci auguriamo qualcuno faccia chiarezza, ma anche da come questa emergenza viene gestita giorno per giorno. E’ assurdo che il commissario Bardi abbia annunciato l’incessante avanzare dei lavori di posizionamento del sistema di tubature che serviranno a convogliare l’acqua del Basento nel Camastrino, senza aver prima atteso l’esito delle indagini tossicologiche sull’acqua del fiume. Della seria basta che scorra acqua dai rubinetti, non importa quale. Un doppio affronto ai cittadini già stressati dalle continue sospensioni”.
Lo dice Carmine Vaccaro, segretario regionale della Uil Pensionati di Basilicata, alla luce delle ultime novità relative alla gestione dell’emergenza che sta mettendo a dura prova centoquarantamila lucani alle prese con gli stop idrici.
“Ci sentiamo presi in giro da un presidente di Regione che avrebbe dovuto vigilare sulla corretta tutela del nostro patrimonio idrico, assicurando l’approvvigionamento a tutti i lucani, prima che alle regioni limitrofe.
Poi con Acque del Sud abbiamo ceduto la nostra acqua al Governo e ai privati, complice il silenzio-assenso del governatore lucano che, nonostante tutto, si trova oggi a vestire i panni del commissario per l’emergenza idrica. Una beffa se non un tragico ossimoro.
Presi in giro anche dalle ‘concessioni’ elargite dal commissario dei giorni di festa quando ha lasciato passare la narrazione del ‘grazie a Bardi i lucani hanno l’acqua nel weekend di Ognissanti’”.
“Vorremmo chiedere al commissario – prosegue il segretario UilP- come fa ad essere così sicuro della sicurezza dell’acqua del Basento, da commissionare i lavori per il posizionamento dei tubi, invece che le analisi. Un corso, è la cronaca a dirlo, dove convergono scarichi industriali, agricoli, zootecnici nonché dagli scarichi del depuratore di Potenza e della Sider.
A cui aggiungere il pericolo contaminanti provenienti dall’area di Tito scalo, caratterizzata come zona Sin. S
e Bardi è così sicuro dell’acqua di quel fiume – afferma Vaccaro – dovrebbe fare come fatto dal sindaco di Brenzone, Paolo Formaggioni che ha bevuto un bicchiere d’acqua del lagodi Garda per dimostrare che è pulita.
Questo per mettere al sicuro 140mila lucani, tra cui ci sono bambini, ammalati, fragili, anziani, donne incinte”. “Inoltre – va avanti Vaccaro – accanto ad analisi certificate credo sia indispensabile arrivare ad altre soluzioni che non arrivino all’ultimo secondo utile.
Se si è arrivati a questo punto senza tentare strade alternative mesi fa, credo che la responsabilità sia della politica, non solo dei tecnici”.
“Infine- conclude il segretario della Uilp- chiediamo a Bardi di chiarire cosa intende per monitoraggio del fiume dagli scarichi abusivi. Come intende organizzare le attività di ronda?
Per questo da lui e da chi ne cura l’attività comunicativa pretendiamo un linguaggio chiaro, diretto che non nasconda sotterfugi, perché i cittadini sono stanchi e provati da questa emergenza”.
“Per questo – fa sapere il segretario – in occasione del tavolo di crisi saremo sotto la Regione per manifestare con gli altri sindacati, le associazioni e i cittadini riuniti sotto il Coordinamento Acqua Pubblica”