Sabato 5 ottobre 2024 – Ancora una volta, Total colpisce duramente l’occupazione in Basilicata, con un annuncio che ha sconvolto la comunità locale e non solo.
Lo denunciano in una nota Giovanni La Rocca, Emanuele De Nicola e Giovanni Galgano, di Fim, Fiom, Uilm.
“Nonostante l’attuale fase espansiva legata all’estrazione petrolifera presso il sito di Tempa Rossa, – si afferma – la multinazionale ha comunicato l’intenzione di ridurre drasticamente la forza lavoro.
A partire dal 14 ottobre, oltre il 70% dei lavoratori di Lucania Servizi sarà licenziato, mandando a casa decine di famiglie e violando gli accordi regionali stabiliti.
Questa decisione arriva in un momento in cui la vertenza tra Lucania Servizi e Total si protrae da tempo senza una soluzione sui tavoli istituzionali della Regione Basilicata, aggravando ulteriormente una situazione già drammatica. Invece di trovare soluzioni che tutelino i lavoratori, Total continua a ignorare gli accordi e le responsabilità sociali, mettendo in crisi l’occupazione locale e il futuro di intere famiglie.
“Questa è una vera e propria vergogna,” dichiarano Giovanni La Rocca,Emanuele De Nicola e Giovanni Galgano, di Fim Fiom Uilm.”Total non solo ignora i diritti dei lavoratori ,ma anche le risorse petrolifere della Basilicata, che appartengono ai Lucani. La multinazionale gestisce queste risorse in maniera inaccettabile, senza trasparenza e in aperta violazione degli accordi presi con la Regione.”
Inoltre, Total non solo sta riducendo drasticamente l’occupazione ma si è resa protagonista anche di episodi di discriminazione nei confronti delle lavoratrici donne.
Gli ultimi casi di tre donne licenziate o non ricollocate all’interno del sito di Tempa Rossa sono inaccettabili. Questa discriminazione di genere, aggiunta alle altre gravi violazioni, non può essere tollerata ulteriormente.
“Se necessario, è giunto il momento di assumersi la responsabilità di chiudere il centro di Tempa Rossa e revocare la gestione a Total”.
“Non possiamo accettare che questa multinazionale continui a imporre le sue regole violando i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. La Regione Basilicata ha il dovere di intervenire e fermare queste pratiche inaccettabili.”
Le denunce non riguardano solo i tagli occupazionali, ma anche la mancata sicurezza all’interno del centro di Tempa Rossa.
Le preoccupazioni legate alla gestione degli agenti chimici e delle sostanze utilizzate nel sito sono state più volte sollevate senza riscontri adeguati.
“La situazione è fuori controllo, e la Regione deve intervenire subito per garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori e della sicurezza all’interno del centro di Tempa Rossa.
Chiediamo con forza – concludono La Rocca, De Nicola e Galgano – che l’Assessore Cupparo convochi immediatamente un nuovo tavolo di confronto e trasparenza per risolvere questa emergenza, come più volte sollecitato dalle organizzazioni sindacali. Non possiamo più tollerare questa gestione opaca e irresponsabile che minaccia il futuro delle nostre comunità” .