Ufficio Stampa BasilicataUfficio Stampa BasilicataUfficio Stampa Basilicata
  • HOME
  • CRONACA
  • AMBIENTE E TERRITORIO
  • ECONOMIA
  • POLITICA
  • SALUTE E SANITÀ
  • SPORT
  • CULTURA ED EVENTI
Letto “Legalità ci piace”. Indagine di Confcommercio sulla criminalità
Condividi
Aa
Ufficio Stampa BasilicataUfficio Stampa Basilicata
Aa
  • HOME
  • CRONACA
  • AMBIENTE E TERRITORIO
  • ECONOMIA
  • POLITICA
  • SALUTE E SANITÀ
  • SPORT
  • CULTURA ED EVENTI
Seguici
© 2023 Ufficio Stampa Basilicata
Ufficio Stampa Basilicata > Blog > Economia > “Legalità ci piace”. Indagine di Confcommercio sulla criminalità
Economia

“Legalità ci piace”. Indagine di Confcommercio sulla criminalità

Iniziativa di analisi, denuncia e sensibilizzazione sulle conseguenze dei fenomeni criminali per l’economia reale e per le imprese

Redazione Web 30 Maggio 2024
Condividi
Condividi

Giovedì 30 maggio 2024 – Giunta oggi all’undicesima edizione, la Giornata di Confcommercio “Legalità, ci piace” è un’iniziativa di analisi, denuncia e sensibilizzazione sulle conseguenze dei fenomeni criminali per l’economia reale e per le imprese.
Un appuntamento annuale dell’intero sistema confederale contro ogni forma di illegalità per promuovere e rafforzare la cultura della legalità che è un prerequisito fondamentale per la crescita e lo sviluppo.

I fenomeni illegali – contraffazione, abusivismo, pirateria, estorsioni, usura, infiltrazioni della criminalità organizzata, furti, rapine, taccheggio, corruzione – alterano la concorrenza, comportano la perdita di fiducia degli operatori e la diminuzione degli investimenti.
Questi fenomeni – si precisa in una nota – impattano pesantemente sul sistema economico-sociale, fanno chiudere le imprese oneste, fanno perdere posti di lavoro, non tutelano i consumatori, riducono la sicurezza pubblica e naturalmente alimentano la criminalità organizzata.

Più specificamente, tali fenomeni determinano:
 ·   un danno economico per le imprese in termini di mancate vendite, riduzione del fatturato, perdita di immagine e di credibilità, abbassamento degli standard qualitativi, etc. Queste, infatti, si vedono usurpare una notevole fetta di mercato a causa del regime di concorrenza sleale generato dai prezzi ridotti dei prodotti contraffatti e/o piratati o dei servizi offerti dai circuiti abusivi di vendita o di esercizio delle professioni;

- Advertisement -
Ad imageAd image

 ·  un danno al mercato consistente nell’alterazione delle regole del gioco, a svantaggio degli imprenditori onesti penalizzati del comportamento di operatori che agendo nell’illegalità godono di vantaggi competitivi indebitibasati sui minori costi di produzione (per la contraffazione) e di gestione (per le varie forme di abusivismo) dovuti al mancato rispetto di leggi, regole ed adempimenti;

 ·  un danno e/o un pericolo per il consumatore finale poiché, ad esempio, le merci contraffatte o l’esercizio abusivo di una professione possono mettere in serio e reale pericolo la salute del consumatore o minacciare la sua sicurezza, specie in alcuni settori come quello cosmetico e farmaceutico, automobilistico, dei giocattoli e l’alimentare;

 ·  un danno sociale connesso all’impatto sul mondo del lavoro e l’occupazione, sia direttamente, dato che i circuiti illegali si avvalgono spesso di sfruttamento di soggetti deboli (disoccupati o, prevalentemente, migranti irregolari) assoldati attraverso un vero e proprio racket del lavoro nero, con evasioni contributive e senza coperture assicurative, sia indirettamente per la perdita di posti di lavoro nelle imprese messe in crisi se non addirittura espulse dal mercato da abusivismo e contraffazione;

 ·  un danno alle casse dello Stato causato da evasione contributiva e fiscale, dall’Iva alle imposte sui redditi;

·  un danno alla legalità per le infiltrazioni nel mercato della criminalità organizzata: attraverso la gestione di business, quali la contraffazione,  meno rischiosi penalmente di altre attività illegali (droga) ma, in proporzione, altrettanto redditizi; attraverso il re-investimento o il riciclaggio dei profitti ricavati da attività illecite in attività imprenditoriali, con un meccanismo che altera il mercato espellendo le imprese oneste.

Angelo Lovallo presidente Confcommercio Potenza: “La nostra indagine – spiega il presidente Confcommercio Potenza Angelo Lovallo – dà un quadro della macro-regione Sud che pertanto richiede un’ulteriore analisi per la specificità della situazione regionale che risente però della criminalità delle regioni limitrofe su tutte di quelle campane e pugliesi”.
Lovallo sottolinea che “l’impegno di Confcommercio per la sicurezza e la legalità, già espresso con le iniziative assunte d’intesa con il Prefetto di Potenza Campanaro, si traduce in due obiettivi continui e strategici: prevenire e contrastare i fattori legati alla criminalità che incidono sulla competitività delle imprese e rafforzare, diffondere e approfondire la cultura della legalità. 

Al fine di valorizzare il ruolo dei vari strumenti a disposizione dell’impresa, quali, a titolo di esempio, il Rating di legalità, il Rating creditizio e il Rating d’impresa, come indici di misurazione della performance dell’affidabilità aziendale, Confcommercio ha realizzato il progetto “Reputazione: cultura e pratica della Trasparenza e dell’Integrità”; “Misurare la performance di impresa attraverso i rating” per accompagnare il sistema e le imprese rappresentate, nel potenziamento delle strategie di prevenzione e contrasto dei rischi aziendali attraverso un approccio integrato, strutturato e adeguato alle esigenze delle PMI”.

Tra i dati più significativi dell’indagine

Livelli di sicurezza. Il 22,8% delle imprese del terziario di mercato del Sud e delle Isole ha percepito un peggioramento dei livelli di sicurezza nel 2023. Il valore è superiore al dato Italia pari al 18,9%. L’usura, l’estorsione ed il racket ed i furti sono i fenomeni criminali percepiti in maggior aumento. Le percentuali su usura ed estorsione, rispettivamente del 24,9% e del 20,6%, sono superiori ai valori nazionali pari al 24,4% al 19,6%.

• Esposizione alla criminalità. Il 32,3% degli imprenditori teme il rischio di esposizione a fenomeni criminali quali furti, rapine, atti vandalici, aggressioni, etc. Il dato è inferiore a quello nazionale pari al 33,9%. I furti sono il crimine che preoccupa maggiormente sul piano della sicurezza della propria impresa/della propria persona/dei collaboratori (25,7%). Il dato è inferiore al valore Italia pari a 30,4%.

•  Episodi di usura e racket. Il 26,3% degli intervistati ha avuto notizia di imprenditori che sono stati esposti a tentativi di usura o estorsione. Il dato è superiore a quello nazionale. Il 25,6% degli imprenditori teme fortemente di essere esposto a rischio racket e usura, dato più elevato del valore Italia pari al 22,2%. Di fronte a questi fenomeni, il 60,3% degli imprenditori ritiene che si dovrebbe sporgere denuncia, percentuale inferiore a quella nazionali. Le Forze dell’ordine (42,8%) sono il soggetto sentito più vicino agli imprenditori minacciati. Il valore è poco più alto del dato Italia. 

• Abusivismo e contraffazione. Il 59,8% delle imprese del terziario si ritiene di essere penalizzato dall’abusivismo e dalla contraffazione. Il dato è inferiore a quello nazionale pari al 62,8%.

• Misure di protezione. L’82% delle imprese ha investito in misure di sicurezza, in particolare in sistemi di videosorveglianza e di allarmi antifurto. Valore superiore al dato nazionale.

• Diffusione dell’acquisto illegale e canale online. Il 24,9% dei consumatori del Sud e delle Isole ha acquistato prodotti contraffatti o servizi illegali nel 2023, quota è leggermente più alta di quella rilevata a livello nazionale pari al 24,2%. Di questi, il 64,7% ha utilizzato canali di vendita online (dato in linea con quello nazionale) e, in particolare, il 49,8% ha effettuato acquisti esclusivamente online.

• I prodotti contraffatti più acquistati. I capi di abbigliamento (64,3%), pelletteria (33,3%) e calzature (34,9%) sono i prodotti illegali più acquistati. La maggior parte dell’intrattenimento (87,7% della musica, film, abbonamenti tv, etc) passa dagli acquisti online.  

Potrebbe interessarti anche:

Potenza: Total diserta il tavolo della trasparenza; Cupparo, “gravissimo”

L’assessore Cupparo stigmatizza l’atteggiamento della Total che non mantiene gli impegni assunti

Stellantis, oggi, 11 giugno, stop produzione Melfi per mancanza di componenti

Basilicata: l’economia lucana in contrazione con un -0,2%

Firmato il rinnovo economico del CCSL con CNHI, Ferrari, Iveco e Stellantis

Redazione Web 30 Maggio 2024 30 Maggio 2024
Condividi su:
Facebook Twitter Whatsapp Whatsapp Email Copia il link Print
Precedente Uilm e Cgil contro il trasferimento del 118 a Viggiano centro
Successivo A “Il giardino di Alice” di Tolve il premio Industria Felix 2024
- Ad -
Ad image

ULTIMI ARTICOLI

Laurenzana, grande successo per la 29esima asta dei torelli
Potenza: Total diserta il tavolo della trasparenza; Cupparo, “gravissimo”
Potenza, è morto l’assessore Enrico Torlo: aveva 60 anni
Grazia Napoli eletta componente dell’assemblea nazionale della Casagit
Presentato a Venosa il docufilm di Luigi Diotaiuti sulla transumanza
“Zero Morti Sul Lavoro”. Per la Uil non è uno slogan, è un dovere morale e civile
L’assessore Cupparo stigmatizza l’atteggiamento della Total che non mantiene gli impegni assunti
Progetto Lucas, strumento per meglio capire lo stato di salute dei lucani
Terza edizione del convegno in Medicina di emergenza-urgenza: focus su sepsi, infezioni e trauma cranico
Coach della Felicità – Creare Ambienti di Benessere per l’Infanzia
about us
Chi Siamo

Ufficio Stampa Basilicata, quotidiano di informazione online, è una Testata Giornalistica Multimediale iscritta nel Pubblico Registro della Stampa del Tribunale di Potenza n. 452 del 09/03/2015.
Contattaci: info@ufficiostampabasilicatait.trasferimentiaruba.it

Seguici anche su:

© Ufficio Stampa Basilicata
Welcome Back!

Sign in to your account

Hai perso latuapassword?