Domenica 5 maggio 2024 – Si è tenuto a Napoli, nell’Hotel Mediterraneo, un interessante Convegno, organizzato dalla Presidente del Coordinamento delle Associazioni di Pazienti Diabetici della Campania Fabiana Anastasio,mirato a mettere insieme i diversi soggetti, impegnati nelle diverse realtà del Mezzogiorno d’Italia, su questa subdola malattia quale il Diabete,per cercare di fare “ squadra”, specie nella prospettiva malaugurata della cosidetta “Autonomia Differenziata”.
Dal confronto fra i diversi relatori,provenienti dalle Regioni Meridionali (per la Basilicata il Direttore Generale del Dipartimento Salute e Politiche della Persona Massimo Mancini e il Presidente ALAD FAND Antonio Papaleo sono emerse luci ed ombre, come evidenziato particolarmente da Paola Pisanti già Presidente e Coordinatrice della Commissione Nazionale Piano Diabete e Piano Cronicità del Ministero della Salute.
Il Diabete – si precisa in una nota – è una delle principali cause di morbilità del nostro Paese;malattia sociale di dimensioni epidemiologiche che investe non semplicemente il paziente, ma la famiglia, le strutture sanitarie, l’assistenza e il mondo del lavoro, in quanto, stante la sua asintomaticità, induce complicanze gravissime con ovvie ripercussioni sulla spesa sanitaria e su quella sociale.
Obiettivo prioritario dell’iniziativa è mirato alla costituzione di una rette strutturata in cui tutti gli specialisti possano interagire per assicurare una più idonea presa in carico del paziente in modo da prevenire l’insorgenza delle complicanze non solo, ma dare loro una vita più degna di essere vissuta.
Tanto vale per il Mezzogiorno in generale,ma – – si precisa – principalmente per una realtà quale la Basilicata, stante la sua disarticolata e carente infrastrutturazione viaria e trasportistica.
Per questo motivo, molti pazienti si lasciano andare senza curarsi e quanti se lo possono permettere vanno ad incrementare la migrazione sanitaria,nonostante esiste una Legge Regionale apposita, la 9/2010, che prevede espressamente “Assistenza in Rete integrata Ospedale-Territorio della Patologia Diabetica e delle Patologie Endocrino-metaboliche “, di cui si asppetta ancora l’implementazione.