POTENZA – I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Potenza, nel corso di mirati servizi di controllo del territorio predisposti per rafforzare l’azione di contrasto ai reati in genere nei luoghi della movida cittadina e nelle aree prossime del centro abitato, hanno arrestato, in flagranza di reato, un cittadino extracomunitario per minaccia e resistenza a Pubblico Ufficiale.
In particolare, nel corso della tarda serata di sabato 11 novembre veniva segnalata al Numero Unico di Emergenza 112 dell’Arma dei Carabinieri la presenza, nella centralissima piazza Mario Pagano di Potenza, di un giovane in forte stato di alterazione psicofisica che, probabilmente in preda ai fumi dell’alcool, infastidiva i cittadini che passeggiavano lungo le vie del centro storico.
I militari dell’Arma in servizio alla locale Centrale Operativa, avendo prontamente intuito che la situazione potesse degenerare, hanno immediatamente inviato sul posto una pattuglia della Stazione Carabinieri di Potenza e l’autoradio in turno della Sezione Radiomobile della Compagnia.
Arrivati sul posto i militari hanno subito individuato il soggetto e proceduto alla sua identificazione ristabilendo l’ordine e la sicurezza pubblica in piazza.
Lo straniero, un cittadino gambiano di 28 anni, a causa del forte stato di alterazione, ha però reagito proferendo minacce e dando spintoni e calci ai Carabinieri, fino ad opporre resistenza ai militari.
L’extracomunitario è stato quindi immobilizzato, messo in sicurezza ed accompagnato presso gli uffici dell’Arma di via Pretoria. Dopo aver ricevuto le cure mediche dei sanitari del 118, è stato tratto in arresto ed associato al carcere di Potenza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria potentina.
A seguito della convalida dell’arresto da parte del Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale, il cittadino gambiano è stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Si rappresenta che il procedimento penale è tuttora nella fase delle indagini preliminari e basato su imputazioni provvisorie, per cui vige il principio d’innocenza a carico dell’uomo fino ad intervenuta sentenza di condanna definitiva.