Martedì 3 ottobre 2023 – In una nota congiunta FIM, UILM, FISMIC e UGLM esprimono soddisfazione per gli impegni assunti da Stellantis per quanto riguarda il rilancio produttivo dello stabilimento di San Nicola di Melfi.
“Si è tenuto in data odierna l’incontro convocato da Stellantis con le OO.SS. a seguito della mobilitazione dei lavoratori e dell’azione messa in campo in questi mesi dalle organizzazioni sindacali.
Nell’incontro Stellantis – si precisa nella nota – finalmente ha illustrato il cronoprogramma per il prossimo futuro dello stabilimento di Melfi, così come previsto dall’accordo da noi sottoscritto il 12 luglio 2023.
L’entrata in produzione delle prime vetture elettriche sarà così cadenzata:
·nell’ultimo quadrimestre del 2024 ci sarà la salita produttiva della prima vettura a marchio DS che passerà per la prima volta in linea al pilotino di Melfi già alla fine della prossima settimana
·nel 2025 entrerà la produzione di altre due vetture, una a marchio Jeep e una DS
·nel 2026 entreranno in produzione le ultime due, una a marchio Lancia e l’altra a marchio Opel
Tutte le 5 vetture saranno prodotte su piattaforma STLA Medium, nata appositamente per raggiungere gli obiettivi di elettrificazione; in tal senso viene confermata, da parte di Stellantis, della realizzazione della nuova linea di assemblaggio delle Batteria che partirà in contemporanea al lancio dei nuovi modelli.
Piacevole notizia appresa oggi riguarda – prosegue la nota – la Jeep Compass, che sarà prodotta anche in una versione ibrida di ultima generazione per accompagnare gradatamente il mercato dell’elettrico.
Inoltre, è stato definito il cronoprogramma di uscita delle vetture attualmente in produzione: la prima ad uscire nell’arco del 2024 sarà la 500X, la seconda al termine del 2025 sarà la Jeep Renegade.
Per quanto concerne l’indotto di Melfi e la logistica, che per noi come ribadito più volte restano strategici al pari dello stabilimento centrale, Stellantis ha dichiarato che tutte le aziende che ne fanno parte stanno partecipando alle gare in corso ma, in questo processo complesso di transizione energetica, tutti devono fornire il loro apporto – partendo dalle istituzioni regionali e governative – affinché si possano creare le giuste condizioni per una trasformazione epocale del settore automotive che non produca danni sociali.
Infine, si è convenuto di calendarizzare delle riunioni semestrali di verifica dell’avanzamento della messa in produzione dei nuovi modelli.
L’annuncio di oggi che sicuramente arriva da molto lontano e da un’azione sindacale fatta di lungimiranza ma nello stesso tempo dai grandi sacrifici dei lavoratori, oggi – si precisa nella nota – vede Melfi primo stabilimento italiano ad avere una missione produttiva proiettata al futuro con i 5 modelli elettrici e una versione ibrida.
Questo risultato forse sorprenderà quanti hanno “gufato” sul futuro dello stabilimento, non sorprende di certo noi che in questa fabbrica ci crediamo da sempre e oggi abbiamo avuto la conferma di quello che ci meritiamo.
Sicuramente oggi – conclude la nota – non è un punto di arrivo ma di partenza e anzi ribadiamo che a partire da domani la responsabilità della politica che ha voluto questa transizione si deve tradurre in fatti: noi come organizzazioni sindacali abbiamo fatto la nostra parte, ora la Regione Basilicata in primis ed il governo centrale facciano velocemente la loro parte in maniera concreta per garantire il polo automotive di Melfi.