Martedì 2 ottobre 2023 – “La vicenda del fermo dei treni FS ad agosto in Basilicata, fatto mai accaduto dall’inizio dello scorso secolo, ha oscurato la grave situazione che attraversano le Fal in Basilicata”.
Lo dichiara Pietro Simonetti (Cseres).
“I servizi – denuncia Simonetti sono scadenti e non utilizzati a partire dalla tratta Potenza-Bari.
Per questo percorso occorrono anche quattro ore e trasbordi con autobus.
Per la Matera-Bari, 54km, 1,46 minuti.
Dalla tabella degli orari emerge con nettezza lo stato dei servizi proposti.
Ancora piu’grave- prosegue Simonetti – e’ la vicenda della Metro leggera fantasma di Potenza, costata circa 70 milioni, compreso il riutilizzo della Potenza Sellata, ed i lavori sulla tratta cittadina per la realizzazione delle nuove stazioni e del Capolinea.
Molte delle stazioni realizzate in cemento armato – precisa Simonetti – non sono mai state usate: quella del Rione Mancusi, riverniciata recentemente per l’inaugurazione del sottopasso ” terzo comodo”, e’chiusa da oltre due anni per ragioni di sicurezza.
Il Capolinea di Gallitello ultimato e’chiuso (foto di copertina).
In generale,anche per i fatti raccontati,il servizio e’scarsamente utilizzato.
Intanto le Fal – prosegue Simonetti – con rimodulazioni ed altro continuano ad ottenere i finanziamenti del Pnrr. Questa volta anche per la ” lotta”ai 24 passaggi a livello nelle campagne della tratta Lucana. Totali interventi 45,25 milioni.
Tutte decisioni predisposte dagli uffici e indicati alla Giunta per l’adozione della delibera di modifica.
Le Fal come ” pozzo di San Patrizio” con “industria degli appalti”, senza ricadute concrete per la qualità dei servizi ,continua anche con l’acquisto di treni a batteria per la tranvia di Matera.
Una ennesima operazione di reclame milionaria per una scarsa utenza e costi altissimi spacciata per fatto storico come tutti gli altri appalti.
Sarebbe il caso per gli organi di controllo di verificare la gestione delle Fal in Basilicata. In tutti gli aspetti: progetti, contratti, congruita dei costi e della qualità dei servizi realmente erogati e delle ricadute sugli utenti che nonostante notevoli investimenti a pioggia continuano a diminuire sensibilmente.