Martedì 14 marzo 2023 – Conclusa a Roma, nel Teatro Italia, alla presenza dei Segretari generali e nazionali delle organizzazioni firmatarie del Contratto Specifico di Lavoro (CCSL) l’Assemblea Nazionale dei Rappresentati sindacali dei Gruppi Cnhi, Ferrari, Iveco, Stellantis.
Nel dibattito che ha coinvolto le RSA di tutti gli stabilimenti d’Italia interessati, è emersa una valutazione estremamente positiva dell’intesa raggiunta la scorsa settimana a Torino – intesa raggiunta dopo 4 mesi di trattativa.
FIM CISL
Per il Segretario generale della Fim Cisl Roberto Benaglia e il Segretario nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano che sono intervenuti nell’assemblea: “questo contratto è unico nel panorama italiano.
E’ stato rinnovato in pochissimo tempo e ha portato ai lavoratori il recupero dell’inflazione, tutelando il loro potere d’acquisto portando nelle tasche dei lavoratori 207 euro, + 11,3% di aumento dei minimi in 2 anni, 400 euro di una tantum e aumento dei premi di risultato; ma anche un robusto rafforzamento del welfare con ulteriori 200 euro a maggio 2023 e importanti miglioramenti normativi oltre che, nuovi diritti e tutele, flessibilità, formazione e diritto allo studio, orario di lavoro e la partecipazione attraverso le Commissioni e gli Osservatori oltre che nuovi diritti sindacali.
Un contratto – che secondo Benaglia e Uliano – farà da apripista agli altri rinnovi contrattuali per il recupero totale dell’inflazione. La scelta di due anni del rinnovo della parte salariale – sottolineano i due – è stata una scelta precisa di tutela dei lavoratori, perché nessuno ha la sfera di cristallo per sapere fra 4 anni quale sarà il livello d’inflazione.
Il CCSL – concludono Benaglia e Uliano – non è un incidente della storia delle relazioni industriali, non siamo più disponibili a sentir dire che ci sono accordi separati. C’è – dicono – chi contratta e porta ai lavoratori buoni accordi che difendono il salario e i diritti dei lavoratori e chi non lo fa. Se qualcuno non li firma ci dispiace ma non è un nostro problema.”
Domani si svolgerà, in tutti gli stabilimenti Italiani dei Gruppi Cnhi, Ferrari, Cnhi, Iveco, la votazione formale attraverso la quale tutte le Rsa valideranno il nuovo contratto. In caso di esito favorevole, da mercoledì inizieranno le assemblee dei lavoratori in tutti gli stabilimenti interessati al rinnovo.
UILM
“La tempestività del rinnovo del Contratto collettivo specifico di Lavoro con CNHI, Ferrari, Iveco e Stellantis contribuisce ad elevare il beneficio economico complessivo che andrà ai lavoratori. Il così detto montante sarà mediamente pari a oltre 4.500 euro in due anni calcolando solo gli aumenti della paga base e la una tantum, senza considerare né i riflessi sugli istituti indiretti (maggiorazioni, straordinari e TFR) per loro natura non interamente definibili a priori, né gli incrementi dei premi annui variabili, né l’incremento della indennità funzioni direttive”.
Lo dichiarano Rocco Palombella, segretario generale Uilm, e Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto.
“Un lavoratore inquadrato nel terzo gruppo professionale (ex quinto livello metalmeccanico) riceverà difatti – spiegano Palombella e Ficco – un aumento di 123,33 euro della paga base a marzo e un aumento di 90,93 euro al prossimo gennaio, per un montante da qui al 31 dicembre 2024 salariale di 4.142 euro, a cui si aggiungono 600 di una tantum, di cui 200 sotto forma di welfare, suddivisa in tre tranche fra aprile, maggio e luglio”.
“Le ragioni di un risultato contrattuale così rilevante affondano le radici in una politica sindacale svolta negli anni, di confronto con le imprese sulle azioni necessarie a salvaguardare la competitività dell’industria italiana. La consapevolezza della complessità delle sfide che stiamo attraversando, sia a causa del processo di elettrificazione sia a causa delle trasformazioni del capitalismo italiano, ci ha difatti guidato nelle nostre scelte verso le imprese e verso il governo”.
“Ciò che viene contrattato nel mondo Fiat ha sempre rappresentato nel bene e nel male un precedente per tutto il mondo sindacale. Speriamo che anche questo rinnovo del CCSL possa aprire una nuova stagione contrattuale, contraddistinta dallo sforzo di tutelare il potere di acquisto di fronte ad un drammatico aumento del costo della vita”.