Giovedì 7 ottobre 2021 – A Policoro, agenti della Polizia di Stato hanno arrestato e condotto in carcere un immigrato albanese di 22 anni in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare disposta dal Gip del Tribunale di Matera
Il giovane è accusato di atti persecutori, lesioni personali e violazione di domicilio nei confronti di una famiglia di vicini di casa, anche loro immigrati.
A causa di dissidi insorti da circa un mese, il 29 settembre scorso il giovane straniero ha effettuato insieme a suoi familiari e alla sua compagna una vera e propria spedizione punitiva contro i vicini. Nella tarda mattinata del predetto giorno si è presentato davanti all’abitazione dei vicini, dove vivono tre sorelle e un fratello tra i 47 e 34 anni, con la loro madre e figli minori, e dopo essersi strappato la maglietta di dosso si è messo a urlare «oggi vi ammazzo tutti quanti!»
Poi ha aggredito la madre 66enne facendola cadere per terra, quindi è andato a prendere un bastone ed è tornato, raggiunto da suo padre armato di badile, dalla sua compagna con un bastone e da un amico con una mazza di ferro e tutti insieme si sono introdotti nell’abitazione dei vicini e hanno iniziato a picchiarli, pur in presenza di minori tra cui un neonato. Solo quando si sono accorti dell’arrivo degli operatori della Polizia di Stato e dei Carabinieri, chiamati da una delle tre sorelle, si sono fermati e allontanati.
Delle vittime, tre hanno dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari del locale Pronto Soccorso. Le forze di polizia intervenute hanno quindi reperito e sequestrato gli oggetti atti a offendere impiegati.
Tra il giovane e due delle tre sorelle c’erano già stati altri episodi di aggressione e minacce nei giorni precedenti perché, a suo dire, si erano comportate male nei suoi confronti, aggiungendo che “per questo motivo la loro madre avrebbe pianto per loro”. Il 23 settembre in particolare, la più giovane delle sorelle era stata aggredita dall’albanese con schiaffi e pugni tanto da cadere per terra insieme al bambino di meno di due anni che teneva in braccio.
Dopo i riscontri effettuati dagli investigatori della Polizia di Stato, che hanno riferito alla Procura della Repubblica di Matera rilevando il grave stato d’ansia ingenerato dall’individuo nelle vittime e il serio pericolo per la loro incolumità fisica, il Gip del Tribunale di Matera ha disposto a suo carico la misura della custodia cautelare in carcere.
Nei confronti degli altri tre autori dell’aggressione del 29 settembre, il Gip ha invece disposto la misura dell’obbligo di presentazione al Commissariato di Policoro.