Venerdì 23 ottobre 2020 – Fa discutere e crea qualche perplessità la notizia riportata da Il Quotidiano del Sud, in un articolo del collega Leo Amato, dell’accorpamento del centro di Reumatologia dell’Ospedale San Carlo di Potenza con i reparti di geriatria e medicina generale.
Il centro, lo ricordiamo, creato dal prof. Ignazio Olivieri (morto nel luglio del 2017), è divenuto punto di riferimento per malati provenienti da tutto il Mezzogiorno. Ma soprattutto è entrato in una rete di altri centri che fanno sperimentazione e ricerca a tutto beneficio degli ammalati.

Cosa è accaduto? E’ accaduto che per esigenze derivanti probabilmente dall’emergenza Covid-19, il reparto è stato trasferito ed accorpato ad altri.
Ci è stato riferito che comunque mantiene la sua autonomia gestionale e di posti letto. Ma è inevitabile che ogni accorpamento crei problemi e soprattutto rischi di vanificare, per quanto riguarda il centro di reumatologia, il lavoro finora fatto e riconosciuto ovunque.
Così la pensa il consigliere regionale di Italia Viva, Mario Polese, il quale ha presentato un’interrogazione.
“Non vanno disperse le eccellenze in campo sanitario presenti nella nostra Regione” afferma Polese che, in particolare, chiede alla Giunta regionale “se sia vero, così come riportato dalla stampa, che sono stati trasferiti sia i degenti che i macchinari dal reparto di Reumatologia dell’ospedale di Potenza ad altri reparti tra cui quello di Geriatria e quello di Medicina Generale”.

Il vicepresidente del Consiglio quindi sottolinea: “La Reumatologia potentina è un eccellenza della Sanità lucana che ha da poco ottenuto le certificazioni richieste per il riconoscimento da parte del Ministero della Salute come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico”.
“Per questo – prosegue Polese – si chiede alla Giunta regionale e all’assessore al ramo come si intende procedere ai futuri ricoveri dei pazienti di Reumatologia e se con questo spostamento – conclude l’esponente lucano di Italia Viva – viene garantito comunque lo standard per il riconoscimento del reparto in Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico”.