Venerdì 31 luglio 2020 – In data odierna Fca ha confermato che alla ripresa produttiva dopo le vacanze estive, dopo il 24 agosto, lo stabilimento sarà impostato a 20 turni settimanali anche per il mese di settembre, che si tradurranno anche nella possibilità, visto l’incremento anche dell’Indotto, per nuovi giovani di affacciarsi al mondo del lavoro.
A darne notizia è la Uilm Basilicata che esprime soddisfazione per l’impegno assunto dal Fca.
“La notizia che è arrivata oggi – si afferma – ci rende orgogliosi per il lavoro che in questi mesi abbiamo fatto, mesi che sono stati difficili perché l’emergenza Covid aveva messo in discussione tutte le nostre certezze, invece oggi il piano industriale, che prevedeva per Melfi il lancio delle vetture ibride e della Compass, possiamo dire con contezza che è una realtà.
Melfi ancora una volta con la sua organizzazione del lavoro e con la grande abnegazione dei lavoratori potrà vincere questa ulteriore sfida.
Ieri inoltre la visita nello stabilimento ma – prosegue la nota – soprattutto gli impegni di collaborazione tra l’Assessore Francesco Cupparo, Regione Basilicata e la FCA che ha visto prendere impegni precisi, che partono dal contratto di sviluppo firmato con Invitalia di 136 milioni di euro, ha visto – oggi come mai – un impegno fattivo finalmente delle Istituzioni regionali.
Impegno che oggi si traduce – si sostiene – in un’ulteriore sfida, quella dell’innovazione energetica, della digitalizzazione e della formazione mirata verso tutta l’industria lucana e l’appuntamento per i primi di settembre tra Unibas, Regione Basilicata ed FCA va nella giusta direzione perché la Basilicata deve essere, ma soprattutto deve sfruttare le grandi potenzialità che oggi il Centro Ricerche e l’Academy di Melfi possono dare al rilancio vero dell’industria in Basilicata.
Noi come UILM – afferma Marco Lomio, segretario regionale della Uilm abbiamo sempre creduto e continuiamo a credere che con le sinergie vere tra FCA, Sindacato, i lavoratori e la Regione Basilicata si possano ottenere anche in questo momento difficile in tutto il mondo – perché ancora non siamo fuori dall’emergenza Covid – risultati ancora più importanti e in tutto questo anche il Governo nazionale deve fare la sua parte, considerato che sul tema incentivi non ha messo al centro l’italianità dei nostri prodotti ma soprattutto ancora non ha fatto una politica che vada nella direzione della salvaguardia di tutto il settore dell’automotive del nostro paese.
Noi – conclude Lomio – continueremo la nostra azione sindacale affinché lo stabilimento di Melfi continui ad essere leader nazionale ed internazionale”.

Da parte sua la Fiom Cgil sostiene che “se questo andamento si confermerà si potrà chiudere un lungo periodo che ha provato duramente i Lavoratori per le perdite salariali che hanno subito durante gli ammortizzatori sociali.
La delegazione FIOM ha ribadito che è necessario, soprattutto con l’utilizzo degli impianti a questi livelli, tenere alta l’attenzione rispetto ai temi della sicurezza partendo da quelli tesi alla prevenzione del contagio da Covid-19 vista anche la proroga dell’accordo nazionale fino al 30 settembre.
Centrale – prosegue la nota della Fiom Cgil – diventa la condizione di lavoro all’interno dello stabilimento sulla quale in una prospettiva di ripresa deve aprirsi un vero confronto sui volumi produttivi, per poter avanzare proposte che garantiscono le produzioni, ma allo stesso tempo concilino al meglio la condizione vita – lavoro delle operaie e degli operai.
Il piano industriale in realizzazione e le scelte finanziarie che si stanno facendo devono mettere al centro il Lavoro ed i Lavoratori, il territorio, il salario e i diritti”.