Mercoledì 11 marzo 2020 – Dal turno delle sei di domani, giovedì 12 marzo, fino a lunedì, 16 marzo prossimo, sospesa l’attività nello stabilimento Fca di Melfi.
Ne danno notizia gli uffici stampa di Fim Fiom Uilm Fismic UglM AqcfR con una nota nella quale si precisa che “le strutture e i rappresentanti sindacali sono impegnati ad ogni livello e in tutte le realtà produttive con la direzione aziendale di FCA per applicare le misure sanitarie definite dal Governo per contrastare la epidemia di coronavirus.
In particolare negli stabilimenti di montaggio, in cui ciò implica una più complessa riorganizzazione della produzione, è stata decisa una fermata necessaria a modificare anche i flussi produttivi per
favorire la ripresa garantendo la salute dei lavoratori.
Il tempo della fermata – prosegue la nota sindacale – sarà necessario a verificare che siano applicate tutte le misure indicate dal Governo per contrastare il contagio.
Si stanno portando avanti una pluralità di azioni, quali la interruzione delle trasferte, dei meeting, delle attività formative, la diminuzione e lo scaglionamento dell’affluenza nelle mense e degli spogliatoi, la sanificazione degli ambienti e dei servizi, la più ampia diffusione possibile dello Smart working negli uffici, la adozione della distanza minima di sicurezza di un metro fra le postazioni nei reparti produttivi.
Sarebbe utile almeno per le postazioni più critiche – sostengono i responsabili sindacali – la disponibilità di strumenti di protezione individuale, quali le mascherine, ma ciò di fatto è momentaneamente impedito dalla loro oggettiva penuria che ha costretto le Autorità anche a requisizioni.
Il Governo deve agire risolutamente per sostenere la azione delle imprese e dei lavoratori, garantendo ad esempio forniture di mascherine e guanti, varando ammortizzatori sociali utilizzabili
con certezza in questo drammatico frangente e sostenendo le attività economiche che corrono il rischio di essere travolte.
Anche se dovessero essere assunti provvedimenti più drastici di fermata generalizzata delle attività, questi non potrebbero per loro natura che essere transitori e quindi dovrebbero essere utilizzati non solo per un momentaneo rallentamento dei contagi, ma anche e
soprattutto per rafforzare le strutture sanitarie della nazione.
È necessario continuare il confronto ad ogni livello per affrontare l’emergenza, tutelando la salute e il lavoro”.
Ancora senza soluzione il problema del trasporto dei lavoratori
Fin qui la nota sindacale. Se si sta provvedendo a mettere in sicurezza gli ambienti lavorativi a tutela dei lavoratori, rimane tutto aperto il problema del trasporto.
A riguardo Marco Lomio della Uilm sollecità ancora una volta la Regione affinchè si trovi una soluzione che possa tutelare la salute dei lavoratori costretti a viaggiare in condizioni che contrastano con le disposizioni impartite dal Governo con l’ultimo decreto per prevenire il contagio da Coronavirus.
La soluzione – secondo Lomio – si potrebbe trovare aumentando il numero dei pulman che gestiscono il trasporto dei lavoratori, utilizzando quelli del servizio scolastico momentaneamente inutilizzati.