Doveva essere la seduta del consiglio regionale dedicata alla presentazione del protocollo d’intesa che avrebbe dato il via libera per l’inizio delle estrazioni presso lo stabilimento Total di tempa rossa a Corleto Perticara, ma si è trasformata in una vera e propria “Odissea” politica.
La seduta infatti è stata sciolta poco dopo il suo inizio per la sopravvenuta mancanza del numero legale.
Il caso è sorto al momento della votazione sul rendiconto dell’Alsia quando il numero legale è risultato dapprima mancante per la temporanea assenza, a voto iniziato, di due consiglieri di maggioranza, ovvero Baldassarre e Bellettieri, ma poi, al loro rientro in alula, ha lasciato la seduta il consigliere in forza lega, Massimo Zullino.
A quel punto anche l’opposizione ha abbandonato l’aula tra l’imbarazzo generale.
Nessuna dichiarazione da parte della maggioranza che tramite un sintetico comunicato dell’ufficio stampa del consiglio ha riassunto la faccenda limitandosi ad affermare che la seduta è stata sciolta per mancanza del numero legale.
Più netta invece la posizione assunta dal consigliere Massimo Zullino. Lo stesso, in una successiva nota si è appellato direttamente al presidente della Giunta, Bardi ed a presidente del Consiglio, Cicala invitandoli ad assumersi la responsabilità di alcune scelte perché, si cita testualmente “il periodo di “rodaggio” è terminato.
Dopo le parole pronunciate nel periodo di campagna elettorale – ha continuato Zullino-, ora abbiamo il preciso dovere di passare ai fatti, di assumerci delle responsabilità chiare, soprattutto quando queste presuppongono scelte delicate, difficili ed impopolari”.
Nel mentre lavoratori, amministratori e vertici di Total attendono la firma di un protocollo che sembra non riuscire proprio ad approdare nella tanto cara “Itaca”.