POTENZA – Si è svolta ieri, mercoledì 9 ottobre, l’inaugurazione della nuova versione del cineteatro Don Bosco, più comoda, bella e accessibile.
Un momento di festa collettivo a conclusione dei lavori di restyling che la giovane startup Potentina Metropolis srlsha avviato poco dopo l’insediamento come gestore della sala, con l’obiettivo di rilanciare e riqualificare la struttura e portarla a divenire un centro culturale di riferimento per l’intero territorio cittadino e i comuni limitrofi.

Nuove poltrone, ora più comode e spaziose, un nuovo schermo per migliorare la qualitàdella proiezione digitale, l’ammodernamento degli spazi interni e l’allestimento di un accogliente foyer, hanno reso la sala più accogliente e fruibile da parte degli spettatori amplificando il rapporto di conoscenza col cinema e la sua storia. Gli arredi, le bobine, le vecchie poltrone e i proiettori posizionati all’ingresso e l’esposizione di vecchie locandine di film che hanno fatto la storia del cinema, accompagnano lo spettatore lungo tutto il percorso che dalla biglietteria porta alla sala.

Per promuovere la cultura del rispetto, dell’integrazione e dell’inclusione e consentire anche alle persone con disabilità sensoriali di fruire degli spettacoli cinematografici è stato, inoltre, installato il sistema digitale “Fidelio” che consentirà agli utenti con disabilità di tipo visivo di ascoltare l’audiodescrizione del film attraverso un ricevitore wireless con cuffia collegato direttamente al sistema di proiezione e ai non udenti di visualizzare i sottotitoli del film su un display a tre righe con paraluce, da posizionare sul bracciolo della poltrona.

Il Cineteatro Don Bosco, è una monosala, multiprogrammazione. Non piùun modo statico di pensare il cinema e lo spettacolo dal vivo, ma una struttura dinamica in cui trovano spazio le svariate forme di linguaggio audiovisivo e non solo. La programmazione cinematografica, musicale e teatrale è affidata a qualificate figure professionali. Il progetto si pone come risposta reale e concreta alla crescita della domanda di cultura del territorio e in relazione al bisogno di miglioramento e sviluppo della qualità della vita che in maniera imprescindibile passa anche attraverso il lavoro degli operatori economici operanti nel settore dell’intrattenimento.