Con ordinanza del Sindaco Daniele Stoppelli, revocato il divieto di balneazione in località Fiumicello di Maratea.
Il provvedimento è stato adottato dopo che le analisi effettuate su campioni d’acqua dall’Arpab hanno dato “esito favorevole per i parametri di Escherichia Coli e Enterococchi e che la concentrazione è conforme ai limiti normativi espressi dal’allegato A del D:M: 3003/2010 in materia di divieto di balneazione”.
Risolto per la seconda volta in pochi giorni il problema che tanto danno ha creato agli operatori turistici della Perla del Tirreno, bisogna che si faccia definitivamente chiarezza sulle cause.
Ieri il Presidente della Giunta Regionale, Vito Bardi, ha fatto personalmente un sopralluogo accompagnato dal Sindaco Stoppelli e dal Direttore Generale di Aquedotto Lucano, Gerardo Marotta, per rendersi conto della situazione.
Marotta ha escluso che ci possa essere una correlazione tra l’inquinamento delle acque in località Fiumicello e il depuratore, la gestione del quale è di Aquedotto Lucano.
Se il problema dell’inquinamento non è causato dal depuratore, bisogna verificare quali possano essere le cause.
Domanda? Tutte le abitazioni di Maratea sono collegate alle fogne o molti si servono di pozzi neri? E’ stato fatto un censimento?
L’eventuale sversamento di un pozzo nero dove finisce?
A riguardo da noi contattato telefonicamente, il Direttore Generale di Acquedotto Lucano, Gerardo Marotta, ha confermato la necessità “che bisogna fare il censimento e convogliare in fogna tutti i reflui che attualmente non sono “collettati” e quindi depurati”.
Del problema dell’inquinamento delle acque a Fiumicello non è escluso che si possa interessare anche la magistratura avendo il Sindaco di Maratea presentata formale denuncia alla Procura della Repubblica.