“Qualcuno ha sostenuto che la Basilicata non è l’Abruzzo; se il centrosinistra dimezzasse i voti avrebbe comunque oltre il 30%. Se unito potrebbe anche andare vicino al 40 e vincerebbe agevolmente le elezioni”.
Ad affermarlo i rappresentanti del coordinamento lucano di Centro Democratico + Europa, Massimo Molinari e Luigi Scaglione.
“Per questo c’è qualcuno che si sta prendendo una grossa responsabilità e che se dal livello nazionale, oggi in ultimo il probabile segretario del Pd, si arrivi ad evidenziare in fondo lo sbando totale, significa che forse c’è solo voglia di perdere ed accettare i giudizi impietosi e tutto sommato ingiusti che arrivano sugli ultimi anni di governo regionale. Abbiamo bisogno di un centrosinistra inclusivo per quella che sarà una traversata del deserto lunga e faticosa e che questo, bisogna far comprendere a chi pensa di salvare solo sé stesso sulle spalle degli altri”.
“Non vogliamo discutere Marcello Pittella sul piano umano ed è il minimo anche per le sofferenze inflittegli, sul piano politico però l’Abruzzo insegna al Csx che il metodo Legnini nasce dal passo indietro di D’Alfonso e soci (eletto certo Senatore) e dallo spirito di servizio alla coalizione che seppur sconfitta non ha perso la faccia e la dignità. Lavoriamo in queste ore dunque a costruire un nuovo patto per la Basilicata e dimostriamo seriamente di avere a cuore le sorti della nostra comunità e non solo quelle personali, per questo motivo CD + EUROPA chiede un atto di generosità a tutti i protagonisti”, concludono Molinari e Scaglione.