Otto artisti, otto racconti, otto esperienze differenti, insieme in un’esposizione dove protagonista assoluto è il colore nelle sue infinite declinazioni. Opere, realizzate con tecniche e modalità diverse, approdo di moti dell’animo generati dal tempo, dall’osservazione, dalle dinamiche della vita, dal reale e dal surreale, sempre con invariata intensità.
Il Museo Archeologico Provinciale di Potenza ha ospitato ieri, venerdì 1 febbraio, l’inaugurazione della mostra di pittura “Opposti, complementari, adiacenti. Rifrazioni insolite di un tempo a colori”, che unisce otto personali di altrettanti artisti dell’Associazione culturale Pietre Volanti.
L’esposizione, patrocinata da Regione Basilicata, Provincia di Potenza, Associazione Spazio Protetto e Fondazione Porta Coeli International Art Gallery di Venosa, è stata curata da Merisabell Calitri, scrittrice, storica e critica d’arte.
Con la curatrice, hanno preso parte all’incontro di apertura, Rocco Guarino, presidente della Provincia di Potenza, Aniello Ertico, direttore di Porta Coeli International Art Gallery, Franco Corbisiero, presidente dell’Associazione culturale Pietre Volanti. Ha moderato gli interventi Pierluigi Smaldone, presidente dell’Associazione Portasalza Shopping District.
Un insieme di opere corposo, 75 in totale, realizzate da Michele Barbaro, Lucia Bonelli, Franco Corbisiero, Inna Golubtsova, Antonio Lettieri, Susy Palamone, Nando Rutigliano, Luigi Sinisgalli, artisti in cui la manifestazione pittorica emerge come rappresentazione del proprio singolare universo, come esigenza che trova nei soggetti/oggetti dipinti, nel tratto (talvolta più aspro e teso, talaltra più morbido) e nel colore, un tramite visibile per l’invisibile, un’atmosfera espressa in pittura.
Figure reali e irreali si alternano nelle opere, donne e uomini, paesaggi, animali, natura, costruzioni della quotidianità, sono dipinti nei modi più congeniali ai singoli artisti. Un’eterogeneità di tecniche, di visioni, di interpretazioni dove, si diceva, il protagonista è il colore, sia esso lucido e cangiante per la tecnica ad olio o disteso e profondo come le tonalità pastello.

Abbiamo chiesto a Merisabell Calitri, curatrice della mostra, quali possono essere analogie e differenze tra gli otto artisti.
“Sono otto artisti la cui analogia principale è l’armonia. Tutti giocano molto bene con i colori e questo li rende vicini anche se stilisticamente lontani. Sono livelli di carriera differenti, ma questa cosa non ostacola la buona riuscita della mostra perché si è trovato un concatenamento non solo stilistico e cromatico ma anche contenutistico all’interno delle opere, che riesce a far prevalere, all’uscita, il colore e la luce. È questo quello che conta”.
Quali sono le tematiche delle opere?
“Le tematiche sono le più svariate, si va da raffigurazioni introspettive quindi ritratti, volti di donna, che vedono la donna come l’essere umano in genere, indipendentemente dal suo sesso, ma soprattutto si riscontrano donna anche paesaggi, elementi della natura come tronchi d’albero, le sirene, tutto quello che in qualche modo in natura trasmette un contenuto spirituale che vada oltre l’apparenza”.
Quali sono le caratteristiche della mostra, nella sua complessità considerato anche il notevole numero delle opere esposte?
“Sicuramente il colore, la luce e il contenuto spirituale che emerge da ogni opera”.
“L’invito è aperto a chiunque voglia tentare di confrontarsi con delle dinamiche che troppo spesso vengono viste distaccate – ha poi concluso la curatrice – Questa è sicuramente l’occasione per fondere delle persone differenti caratterialmente, degli stili diversi, dei cromatismi e delle tecniche assolutamente distanti tra loro, ma vederli in un’unica ottica, quella dell’arte in genere, colore, luce, armonia”.
In occasione dell’inaugurazione della mostra sono stati conferiti il Premio alla Carriera al Maestro Jean Charles Spina, curatore e critico d’arte di fama internazionale di Nizza, cittadino onorario di Acerenza, erede spirituale di Salvador Dalì, e il Premio Speciale a Pasquale Caraviello, pittore che eccelle nell’uso della luce e del colore, erede artistico di Spina.
La mostra sarà visitabile fino al prossimo 23 febbraio.