Interlocutorio l’incontro di ieri mattina tra l’assessore regionale alle Infrastrutture Carmine Miranda Castelgrande, i dirigenti del Cotrab, il Consorzio di trasporto che riunisce gran parte delle aziende del settore, e i presidenti delle Province di Potenza e Matera, Rocco Guarino e Piero Marrese.
Era stato convocato per discutere della difficile situazione venutasi a creare con l’entrata in funzione del decreto che vieta l’uso di mezzi Euro zero.
Si era rischiato il blocco del servizio, soprattutto relativo al trasporto scolastico e dei pendolari, considerando che oltre un centinaio sono i bus del Cotrab non a norma.
L’emergenza è stata superata con il reperimento di mezzi da altre aziende e rimodulando il piano di esercizio dello stesso consorzio.
Se l’emergenza è superata, rimane da risolvere in maniera definitiva il problema. A riguardo, l’assessore Castelgrande ha chiesto ai dirigenti del Cotrab di verificare entro il 15 gennaio la possibilità di reperite propri fondi per l’acquisto di nuovi mezzi. Questo consentirebbe alla Regione di tentare di avere una deroga alla legge entrata in vigore.
La richiesta sarà ora valutata dall’assemblea dei soci del consorzio, ma da quanto è dato sapere la richiesta dell’assessore rischia di essere rispedita al mittente stante la difficile situazione finanziaria delle aziende che gestiscono il trasporto pubblico in Basilicata e il ritardo con il quale la Regione ha stanziato l’ultima trance dei fondi per il rinnovo del parco mezzi.
Su quella che definisce “paradossale e incomprensibile” situazione in cui si trova il trasporto pubblico in Basilicata interviene il segretario generale Filt Cgil Basilicata, Franco Tavella.
“Ci viene spontaneo – afferma Tavella – chiedere a Cotrab, a fronte dei fondi stanziati dalla Regione Basilicata, l’oscuro motivo per il quale non abbia partecipato al bando, così come ci viene da chiedere alla Regione come mai non abbia messo in campo azioni atte a scongiurare l’emergenza.
Facendo riferimento alla riunione svoltasi alla Regione, Tavella la dfinisce quasi una “contrattazione privata” i cui esiti e dettagli sono riservati.
“Una prassi – denuncia il segretario generale Filt Cgil Basilicata – per noi divenuta inaccettabile, che difetta di coerenza e trasparenza, e della quale sia Cotrab sia la Regione dovranno assumersi la responsabilità.
Nel mentre a rimetterci sono i lavoratori e l’utenza, già penalizzati da un pessimo servizio e da pessime condizioni contrattuali e di lavoro”.