L’Avv. Carmen Celi nella mattinata di oggi ha rassegnato le dimissioni dal ruolo di assessora alle “Attività Produttive – SUAP – Istituti di Partecipazione – Politiche Giovanili – Pari opportunità“.
I motivi di una simile scelta sono stati spiegati nel testo del comunicato che si riporta integralmente.
“Lascio l’incarico di assessore comunale della Città di Potenza. Questa mattina ho protocollato le dimissioni al municipio. È una decisione spontanea, sofferta, meditata e ponderata, lo faccio essenzialmente per evitare attacchi al sindaco Dario De Luca, al quale va tutta la mia vicinanza umana e politica nonché un sentito ringraziamento per l’opportunità, che mi ha concesso, di amministrare al suo fianco. Una persona perbene, capace con la sua azione di portare il risultato che tutti ci aspettavamo: l’uscita dell’ente dal dissesto finanziario. Missione compiuta. Questo obiettivo tra l’altro era alla base della motivazione che portó la sottoscritta nel 2016 a lasciare il posto da consigliera comunale per entrare nella giunta municipale. Lascio l’assessorato per tutelare il Comune, dagli attacchi che sto subendo da certa stampa circa la vicenda giudiziaria che marginalmente ha colpito anche me.
Oggi invece sono io che lascio, perché non sono attaccata alla poltrona, ma alla città. Voglio affrontare il giudizio da semplice cittadina. Non mi sono dimessa quando la richiesta era in realtà un diktat politico, ma lo faccio ora di mia iniziativa perché ho percepito che la mia presenza può turbare e distogliere dal lavoro la Giunta comunale. Le mie sono dimissioni al servizio della città. Consigliera mi ha eletto la gente, e assessore mi ha nominato il sindaco.
Sono stati quattro anni molto importanti per la mia formazione politica. Ho lavorato alacremente in merito alle deleghe conferitemi: Attività produttive, Politiche giovali e Pari opportunità. Ringrazio la città tutta e tutti i consiglieri e colleghi assessori. Il mio impegno politico prosegue, perché quello deve prescindere dalle cariche e dalla visibilità amministrativa o elettiva. Sono rammaricata perché so in cuor mio di aver sempre servito fedelmente le istituzioni lavorando per la causa comune senza risparmiarmi mai. Sono rammaricata per questo epilogo indesiderato che so di non meritare. Continuerò comunque a servire, nel modo in cui mi sarà consentito, la città e a continuare a dare ascolto alle istanze della gente come ho sempre fatto. Di questo tutti possono starne sicuri“.