La Consulta Regionale delle aggregazioni Laicali della Basilicata (CRAL) ha elaborato un documento (Vedi articolo) con il quale s’invita i lucani “a riappropriarsi del voto che è una forma di partecipazione, pur limitata dal vigente sistema elettorale, che non si può sprecare. “Quanto più una situazione è difficile, tanto più è importante- riportiamo un passo del documento – l’impegno di ognuno e il dialogo fra tutti, senza illusioni e senza cedere alla rassegnazione”.
Sul documento interviene Gianni Pittella, candidato per il Pd al collegio uninominale Potenza-Lauria per il Senato.
“La buona politica esiste e – sostiene – può fare cose importanti. È questa la politica a cui rivolgersi, quella che si confronta, e lo fa sui programmi, che ascolta i cittadini e che pone il benessere della comunità al centro delle sue scelte, un benessere che non può essere tale se non è sostenibile nel tempo.
L’appello ad andare a votare e l’apertura al dialogo sui temi a tutto tondo della vita trattati nel documento della Consulta Regionale delle aggregazioni Laicali della Basilicata (CRAL), manifestano la consapevolezza e la sensibilità rispetto alla necessità di una buona politica. L’esortazione di Papa Francesco a uscire e sporcarsi le mani è un forte richiamo alla partecipazione e condivisione volte a costruire, senza un decantato quanto inefficace moralismo. C’è bisogno di etica ma c’è bisogno di etica democratica e di valori, espressione di ideali.
Il benessere locale, quello sostenibile nel tempo, – prosegue Gianni Pittella – non prescinde da una visione più ampia, globale, in cui si inserisce la Basilicata e il Mezzogiorno e dal ruolo strategico di quest’ultimo al centro del Mediterraneo, culla della cultura occidentale e luogo d’incontro di uomini. È in questo contesto che deve essere definito il programma politico per il futuro della nostra terra. Un programma in grado di far fronte al costante aumento delle disuguaglianze e di creare le condizioni per rafforzare il Mezzogiorno in Europa e l’Europa nel Mezzogiorno”.
Gianni Pittella indica gli interventi per fare questo.
“Innanzitutto tornare e valorizzare l’investimento produttivo, che è in grado di creare e distribuire maggiore benessere alla comunità, a differenza di quello finanziario che concentra la ricchezza nelle mani di pochi.
In secondo luogo attrezzarci per investire nell’istruzione e nella ricerca. Sì, perché nell’epoca della società della conoscenza, il benessere della comunità e dei singoli si costruisce e si misura in base alla capacità in cui cultura, civilizzazione e scienza incontrano la democrazia partecipata”.
Secondo Gianni Pittella “il Sud merita una rinascita e una valorizzazione, fondate sull’innovazione e sul lavoro. Per dare avvio a questo processo, oltre all’impegno concreto di un governo attento e attivo sul territorio, c’è bisogno della collaborazione di una comunità di cittadini partecipanti per creare una concreta sinergia tra le parti interessate, consapevoli e unite. È questa la mia visione, è questa- conclude – la richiesta della nostra comunità a cui dare voce insieme”.