Continua il percorso verso l’eccellenza in chirurgia robotica all’ospedale San Carlo di Potenza. Eseguito dall’equipe di Urologia, diretta dal facente funzione Vincenzo Lorusso, un complesso e innovativo intervento di cistectomia radicale robotica per un tumore infiltrante della vescica in una donna lucana di 56 anni.
L’intervento è stato eseguito da Roberto Falabella, per la prima volta in Basilicata e tra i primi in assoluto in Italia.
La cistectomia radicale, in particolar modo nella donna con l’asportazione di vescica, utero, annessi e parete vaginale anteriore, linfonodi rappresenta l’intervento più complesso e demolitivo in Urologia. L’averlo eseguito con tecnica robotica ha permesso di garantire una completa radicalità oncologica con un approccio mininvasivo.
La paziente non ha incisioni cutanee perche tutto è stato eseguito mediante 6 fori cutanei, Questo ha ridotto di molto i tempi di ripresa della paziente, dimessa in ottime condizioni 5 giorni dopo l’intervento invece dei 15-20 come previsto nel caso fosse stata operata con la procedura chirurgica normale. Tra l’altro, non sono state eseguite trasfusioni di sangue e il dolore postoperatorio è stato pressochè azzerato.
Il notevole successo della procedura non sarebbe stato possibile senza la collaborazione dell’equipe anestesiologica, nella persona di Concettina Lambiase, dell’aiuto in sala operatoria e in reparto dei colleghi urologi, Saveriano Lioi, Francesco Abate, Franco Camillo Ponti, AngelaVita, del personale infermieristico della sala operatoria e del reparto.
“Ci sono sempre gli uomini – commenta il direttore generale Rocco Maglietta – dietro le tecnologie più avanzate. E il successo clinico in medicina è sempre frutto di una robusta sinergia tra i due fattori.
Lo conferma il complesso intervento effettuato con il robot dall’equipe di urologia che pochi centri in Italia hanno già effettuato.
Ma nel nostro ospedale – prosegue Maglietta – non è il primo. Negli ultimi mesi altri interventi complessi ed importanti sono stati effettuati con l’uso del robot in altri dipartimenti: neurochirurgia, cardiochirurgia, ginecologia.
Questo – conclude il Direttore Generale del San Carlo – rafforza la vocazione del nostro ospedale all’eccellenza, a cui ci chiama la riforma in atto del sistema sanitario regionale”.