“Siamo testimoni della politica del fare. Consegno un apprezzamento ai Ministri Franceschini e Delrio e al presidente di Anas, Armani. Dopo 55 anni, c’è stato un approccio diverso per il completamento della ex Salerno – Reggio Calabria, oggi autostrada del Mediterraneo. E non è solo un corridoio da percorrere, ma un’occasione per creare empatia con l’anima di un territorio”. Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, intervenendo a Palazzo Chigi alla presentazione del piano di comunicazione Anas dell’Autostrada del Mediterraneo.
“Tra Campania, Basilicata e Calabria c‘è una strada dove ogni viaggio è una scoperta”
L’A2, Autostrada del Mediterraneo, si propone di rivedere l’idea classica di autostrada e di infrastruttura. La “visione” – illustrata dall’Anas attraverso alcuni brevi filmati raccontati dall’attore Giancarlo Giannini – è diversa rispetto al passato.
“Non solo un luogo di passaggio, ma anche un’opera attraverso la quale apprezzare e riscoprire i territori di tre regioni del Sud”
Sarà la prima autostrada ad avere un piano di valorizzazione che promuova l’offerta turistica declinandola sotto ogni aspetto: culturale, spirituale, artistico ed enogastronomico.
Le località lucane interessate al nuovo tracciato sono Maratea ed il Parco del Pollino, il Parco naturale più grande d’Italia, Patrimonio dell’Unesco.
“Sarà una occasione di conoscenza – ha sottolineato Pittella – ma soprattutto un’opportunità offerta ai cittadini per avere una “visione d’insieme” del territorio, delle peculiarità umane e culturali dei suoi abitanti, oltre che della grande storia della “Magna Grecia”.
Il Ministro del Turismo ha definito strategica l’autostrada. “Occorre governare meglio la crescita del Mezzogiorno e prepararsi ad una offerta turistica nuova, capace di affrontare una impetuosa domanda turistica, innanzi tutto da parte della Cina.
Avere più turisti comporta anche dei rischi – ha evidenziato Franceschini – innanzi tutto quello dei danni ad un paesaggio spesso “fragile”. Per questo occorre anche un maggiore impegno politico da parte delle tre Regioni interessate ed una preparazione adeguata dei responsabili dei settori più importanti della vita economica e sociale della Campania, Basilicata e della Calabria”.