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Economia

Lettera aperta di Confapi Matera a Gentiloni e De Vincenti

USB - Ufficio Stampa Basilicata 6 Giugno 2017
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La presenza a Matera, in occasione della conferenza sul Mezzogiorno, è stata l’occasione per gli imprenditori delle piccole e medie imprese di porre tutta una serie di questioni tuttora irrisolte. Lo hanno fatto Massimo De Salvo (presidente Confapi Matera) e Claudio Nuzzaci (presidente Sezione Edili Confapi Matera) con una lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, e al Ministro Claudio De Vincenti, che riportiamo qui di seguito.

“Egregio Signor Presidente, Egregio Signor Ministro,
il titolo della conferenza che opportunamente avete scelto di tenere a Matera – “Mezzogiorno protagonista: missione possibile” – rischia – scrivono i responsabili di Confapi Matera – di suonare come beffardo per una città che meritatamente si è guadagnato il titolo di capitale europea della cultura per il 2019, una città che vive il paradosso della crescita e dell’isolamento al tempo stesso, tanto bella da vedere quanto difficile da raggiungere.
In un territorio in cui lo Stato investe poco e dove il sistema viario esistente necessita dappertutto di interventi urgenti di manutenzione, soprattutto nelle strade di competenza delle Province che ormai sono prive di pur minime risorse finanziarie, diventa – si afferma nella lettera – quanto mai urgente e necessario programmare nuove opere infrastrutturali, manutere quelle esistenti, accelerare i tempi di cantierizzazione, spendere bene le risorse esistenti, che nella nuova programmazione comunitaria non mancano”.
“Mentre tutti parlano di Matera 2019, – proseguono De Salvo e Nuzzaci –  raggiungere la capitale europea della cultura è sempre più difficile.
Senza voler ripetere il solito cahier de doleance che avrete udito mille volte, ci auguriamo che le promesse che questo territorio riceve continuamente si realizzino. La strada statale 7 Matera-Ferrandina – l’antica via Appia che ai tempi di Appio Claudio il Cieco era senz’altro più adeguata che ai tempi nostri – è un vero e proprio imbuto pericolosissimo da percorrere, che dovrebbe collegare Matera alla Basentana, quindi a Potenza, alla fascia jonica e alle aree interne della provincia. Il collegamento con l’autostrada A14 via Gioia del Colle, in attesa del completamento della strada per Bari, è solo un’ipotesi. La Tangenziale Ovest di Matera è rimasta incompiuta da anni. La mancata valorizzazione dell’aeroporto Mattei di Pisticci Scalo significa perdere un’opportunità vantaggiosa per l’intera collettività, che consentirebbe a Matera di assumere un ruolo centrale anche rispetto alle aree della regione che sono dall’altra parte rispetto a Bari, cioè il Metapontino, la Val d’Agri e il Vulture, diventando cioè capofila di un circuito turistico che tenga insieme anche le altre aree della regione e trainante del turismo anche dell’alta Calabria e di tutti quei visitatori europei e italiani che per vari motivi non transitano da Napoli o da Bari.
Non si dimentichi – scrivono De Salvo e Nuzzaci – la tratta ferroviaria Matera-Ferrandina, opera fondamentale da alcuni data già per acquista ma in realtà ancora allo stato di promessa.
Questi sono solo alcuni esempi di gap infrastrutturali atavici che andrebbero colmati. Erano necessari e urgenti ieri, lo sono ancora di più oggi che Matera gode di un palcoscenico europeo.
A parere nostro Matera merita di più. Una città che offre ai turisti di tutto il mondo il suo patrimonio ineguagliabile ha bisogno di assecondare e favorire lo sviluppo per mezzo della mobilità, come hanno potuto sperimentare i ministri economici del G7, che hanno scelto di visitare Matera ma non sono stati certo contenti delle difficoltà per raggiungerla.
Il confronto tra le città elette capitali europee della cultura per il 2019, Matera e Plovdiv, ammesso che esse abbiano la medesima capacità attrattiva di flussi turistici, si gioca sull’accessibilità, cioè sulle infrastrutture. In questo senso il piano degli investimenti dell’ANAS sarebbe potuta essere l’occasione per superare almeno in parte l’isolamento, migliorando la dotazione del sistema viario della provincia di Matera, destinando particolari risorse finanziarie all’adeguamento di importanti arterie come, per esempio, la strada statale n. 7 Matera-Ferrandina, che dovrebbe essere inserita tra le opere prioritarie dell’ANAS.
Se l’Italia non vuole sfigurare nei confronti di Plovdiv, Matera non può essere lasciata nello stato in cui attualmente si trova dal punto di vista dei collegamenti viari e ferroviari. E ciò anche in un’ottica di coesione sociale ed economica di cui tanto si parla.
Priva di ferrovia dello Stato, Matera – sostengono i responsabili di Confapi – non sarà in grado di affrontare il 2019 senza un’adeguata dotazione infrastrutturale viaria che riguardi tutta la provincia e renda più facile raggiungerla. Matera-Ferrandina, Matera-Gioia del Colle, Matera-Bari, Bradanica, Basentana, Cavonica, sono alcune delle strade che possono contribuire a questo scopo.
Da ultimo, per recuperare i ritardi infrastrutturali nella gestione dell’evento Matera 2019, allontanando il rischio concreto di vanificare le aspettative e le potenzialità di rilanciare lo sviluppo socio-economico del territorio, sarebbe opportuno che il Governo adotti, per Matera 2019, una soluzione analoga a quella di Expo 2015 a Milano, cioè l’intervento di un commissario o di una cabina di regia che abbia poteri eccezionali per andare in deroga alle procedure e accelerare i tempi delle gare d’appalto.
Egregio Signor Presidente, Egregio Signor Ministro, questo – concludono De Salco e Nuzzaci – è il nostro momento magico, questa è la nostra occasione irripetibile”.

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Tag Claudio De Vincenti, claudio nuzzaci, confapi matera, massimo de salvo, paolo gentiloni
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