“La vicenda del Sito di bonifica di interesse nazionale di Tito Scalo si trascina da lustri e per lungo tempo, troppo tempo, si é nutrita di silenzi, opacità e soprattutto lentezze e assenza di concreti interventi di bonifica. Dai veleni dell’ex liquichimica, passando per la vasca fosfogessi e per la trielina sversata in falda dalla Daramic, un carico di morte e veleni ha contaminato le matrici ambientali di un piccolo pezzo della nostra splendida terra”.
Così scrive Maurizio Bolognetti, segretario regionale dei Radicali Lucani, denunciando il caso dei carotaggi abbandonati “in pessimo e preoccupante stato di conservazione” in una zona adiacente la ex Liquichimica da lui scoperti durante un sopralluogo, come testimonia il filmato che vi proponiamo.
https://www.youtube.com/watch?v=b5ArMMVzwME&feature=youtu.be
Inevitabile a questo punto, come giustamente afferma Bolognetti, rivolgere una domanda all’Asi, all’Arpab, alla Regione e alla Provincia:
perché campioni, raccolti tra gennaio e febbraio 2017, giacciono incustoditi in quell’area?
Se dovesse trattarsi di campioni in eccesso e che, quindi, non verranno mai utilizzati, va da sè che il problema non esiste.
Ma se invece questi campioni dovessero essere utilizzati in un futuro più o meno prossimo, per caratterizzazioni o per comprendere lo stato di contaminazione di alcune aree del Sin, allora il problema c’è e come.
“Non per amore di gratuite polemiche, ma da cittadino che ha a cuore il territorio in cui vive, mi auguro – conclude Bolognetti – che quanto prima si faccia chiarezza sulla presenza di questi campioni ammucchiati a pochi metri dalla vasca fosfogessi, che tanto ha fatto discutere nel passato. E’ stato ipotizzato infatti che in essa fossero stati stoccati anche reflui provenienti da attività estrattiva.