Per evitare che sul territorio lucano possano esserci nuove estrazioni petrolifere bisogna trovare una “sinergia concreta ed efficace” tra Regione e sindaci”.
Lo ha detto l’assessore regionale all’ambiente, Francesco Pietrantuono, che ha incontrato i sindaci delle aree interessate, preoccupati per le nuove richieste di permessi di ricerca idrocarburi e gas.
Insieme all’assessore Pietrantuono, sono intervenuti Emilia Piemontese, dirigente dell’Ufficio Compatibilità ambientale della Regione Basilicata, Lucia Possidente, responsabile Attività estrattive e idrocarburi, che hanno illustrato i dati relativi all’attività estrattiva in Basilicata, e il direttore generale del Dipartimento Ambiente, Carmen Santoro.
“Nessuno più dei sindaci conosce le realtà dei propri Comuni. Ecco perché – ha aggiunto Pietrantuono – auspichiamo che arrivino proprio da loro provvedimenti contenenti motivazioni valide per costruire una sinergia concreta ed efficace”. “Deve emergere con chiarezza una volontà di sostenibilità della Basilicata – ha affermato – Proveremo a mettere in atto una serie di azioni e a ragionare, in maniera condivisa e trasparente, ricucendo tutta la comunità lucana, per dimostrare che ci serve un provvedimento unico e che i territori e le aree della Basilicata non sono più a disposizione delle compagnie petrolifere”.
Un incontro valutato positivamente da tutti i sindaci intervenuti, preoccupati per le conseguenze derivanti dallo Sblocca Italia che toglie ogni potere agli enti locali.
“Lavoreremo con loro nelle motivazioni che saremo costretti a dare sia nella fase di valutazione ambientale sia nella costruzione del diniego delle intese – ha detto Pietrantuono – Di certo c’è la volontà di proseguire con questi incontri aprendoli anche ad associazioni e cittadini in un’ottica di totale trasparenza”.
Per quanto riguarda le 17 nuove richieste di permessi di ricerca di idrocarburi e gas, l’assessore ha affermato: “Non devono partire nuove ricerche in quanto non c’è alcuna utilità di fine. Ovviamente, aldilà dell’azione che la Regione mette in campo nelle valutazioni ambientali e nelle motivazioni di diniego delle intese, serve anche uno sforzo in termini di pianificazione.
A riguardo stiamo accelerando sul Piano Paesaggistico e il Piano territoriale dell’acqua, per dimostrare che questa idea di sostenibilità non è una percezione ma un dato reale e scientifico per il quale la Basilicata non può andare oltre quello che sta già dando, ossia i 154.000 barili”.