Nuova sospensione dell’attività allo stabilimento Sata di Melfi e conseguente richiesta di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, questa volta per tutto il personale (6.322 lavoratori).
I periodi di Cigo sono i seguenti:
dalle ore 22:00 del 25 febbraio alle ore 6.00 del 27 febbraio 2017;
dalle ore 22:00 del 4 Marzo alle ore 6.00 del 6 Marzo2017;
dalle ore 14.00 dell’ 11 marzo alle ore 6.00 del 13 Marzo 2017
“La causa di tali sospensioni – precisa in un comunicato la casa automobilistica – è la necessità di adeguare i flussi produttivi delle vetture Jeep Renegade e Fiat 500 x alla temporanea contrazione della diretta domanda di mercato.
La decisione della Fca preoccupa i responsabili sindacali di cateogria.
Per la Uilm di Basilicata “il ricorso alla cigo anche sui modelli Jeep Renegade e Fiat 500x necessita di un immediato confronto non piu’ rinviabile con Fca in quanto il ricorso alla cassa integrazione crea forte preoccupazioni per lo Stabilimento di Melfi.
E’ necessario, in primis, ed è quello che la UILM sostiene ormai da mesi, che la Punto deve essere sostituita da un nuovo modello Jeep che dia più stabilità e certezza a livello occupazionale anche per le giovani generazioni che si sono affacciate in FCA e per tutto l’indotto di Melfi”.
Preoccupazione esprime anche Gerardo Evangelista, segretario generale della Fim Cisl di Basilicata. “Può essere una normale flessione del mercato, così come illustrato dalla direzione Fca all’esecutivo della Rsa, ma – precisa Evangelista – per noi è indispensabile evitare che ciò possa ripetersi, vista la situazione di fermi produttivi già presenti sulla linea Punto.
Abbiamo già evidenziato in più occasioni le attuali criticità. Ora è indispensabile – chiede Evangelista – effettuare a livello nazionale, così come previsto dal Contratto Collettivo Specifico di Lavoro, un apposito confronto del settore auto di Fca”.

Sui rischi di ridimensionare l’attività produttiva nello stabilimento Fca di Melfi interviene in consigliere regionale del Gruppo Misto, Giannino Romaniello.
“Non basta chiedere la sostituzione del modello della ‘Punto’ – afferma – bisogna difendere l’ occupazione principalmente rivendicando scelte di politica industriale, capaci di incontrare le richieste del mercato, offrendo prodotti innovativi a partire da quelli che vanno incontro ai bisogni di risparmio e a riduzione delle emissioni, come stanno facendo le altre case automobilistiche.
“Fermo restando il confronto sindacale – prosegue Romaniello – non è più rinviabile un intervento della politica a tutti i livelli, evitando di apparire solo dietro alle foto di Renzi che viene a Melfi, per poi non intraprendere alcuna iniziativa congiuntamente alle altre Regioni per pretendere risposte dalla Fat sulla sua strategia industriale nel nostro paese”.