Al via la tredicesima edizione del Bella Basilicata Film Festival per una kermesse che va ad unirsi alle altre manifestazioni che confermano ulteriormente la sinergie tra la nostra regione ed il cinema.
Già da questa sera sono in programma incontri prestigiosi dedicati ai cortometragi e agli autori lucani. Assieme al direttore della Lucania Film Commission, Paride Leporace, intereverranno Sara Lorusso della casa di pruduzione cinematografica “Effenove“. Inoltre saranno presenti dei giovani registi lucani per la proiezione delle proprie opere ed in particolare: Adelaide De Fino (“Papaveri e papere”), Domenica Martoccia (“Legno”), Silvio Giordano (“The Prince of Venusia”) e Gianni Saponara (“Cenere”).
Nella giornata di domani cinema che diventa anche occasione di dibattito, di incontro e di crescita. Questa, tra le altre, la mission del Bella Basilicata Film Festival così come hanno voluto gli organizzatori dell’evento. All’edizione del 2016 nell’apposita sezione dedicata al Cinema e Scuola proseguirà l’omaggio all’indimenticato maestro Giuseppe Ferrara, con la proiezione di “Cento giorni a Palermo”. A seguire incontreranno i giovani studenti lucani la giornalista e assistente del Maestro Giuseppe Ferrara, Mariangela Petruzzelli, il professore Mario Coviello e il giornalista Rocco Brancati.
Il programma della giornata di domani 28 ottobre si porrà l’obiettivo di far riflettere sulle storie di potere occulto, talvolta esercitato impropriamente portando come esempio e riferimento la Sicilia degli anni ’90 vittima della mafia, i delitti della criminalità organizzata e del potere politico corrotto.
Il programma si concluderà in serata, dalle ore 20.30, con ospiti d’eccezione. L’autrice Veronica Turiello incontra il regista Salvo Cuccia e la produttrice Eleonora Cordaro per esaminare con dovizia di particolari il film “Lo Scambio” (2015), inserito nella programmazione serale di quest’edizione. In “Lo Scambio” mondi privati e pubblici si mescolano in quella che è una drammaturgia fondata su un fatto di cronaca. Cuccia, nel suo primo lungometraggio di finzione, scava a fondo sia nella vita privata della vittima, sia nella vita privata del criminale, personaggi senza nomi che vivono la quotidianità con straordinaria regolarità in una Palermo cupa, la Palermo del boss di Cosa Nostra Leoluca Bagarella, cognato di Totò Riina, a cui il racconto trae liberamente ispirazione.
L’ingresso al Cineteatro Periz è libero e gratuito.
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