I consiglieri regionali del M5S, Gianni Leggieri e Gianni Perrino parlano di “una vera e propria iattura” dopo la nuova fiammata al centro oli di Viggiano (nella foto di copertina di Sarconiweb) che ha allarmato i residenti della zona ed ha riproposto il problema, più volte sollevato, della sicurezza degli impianti.
” Siamo stufi di ripetere questo odioso ritornello, ma – sostengono Leggieri e Perrino in una nota congiunta – riteniamo comunque fondamentale mantenere alta l’attenzione”.
Gli esponenti pentastellari , a riguardo, ricordano che “subito dopo la riapertura del centro oli ad agosto, inaugurata da un’altra fiammata, avevamo chiesto alla giunta di venire in aula a relazionare su quanto Eni aveva messo in campo per riavviare le attività del centro oli e superare le prescrizioni imposte della magistratura in seguito all’inchiesta Trivellopoli. Era il 13 settembre 2016 e, seppur con qualche riserva, il Consiglio impegnò la Giunta a relazionare entro un mese sul processo di riapertura del centro oli.
Ma dopo oltre un mese ancora nulla, ragion per cui Leggieri e Perrino sollecitano che sarebbe il caso di calendarizzare la discussione in Consiglio Regionale.
“Capiamo bene – sostengono – che la nostra regione sta attraversando un periodo caratterizzato da numerose emergenze e con una immobilità dovuta ad un assestamento di bilancio bloccato dalla Corte dei Conti. Tuttavia non possiamo soprassedere all’emergenza Val D’Agri”.
“Quante altre fiammate dobbiamo attendere – si chiedono Leggieri e Perrino -per poter capire cosa ha fatto l’Eni in questi cinque mesi di chiusura? Gli interrogativi sono sempre gli stessi dello scorso settembre e la propaganda di Claudio De Scalzi -affermano – non è affatto sufficiente a fugare i nostri dubbi”.
I due consiglieri del M5S fanno appello al presidente del consiglio Francesco Mollica e all’assessore Francesco Pietrantuono “affinché si rispetti l’impegno preso a settembre scorso”.