Sul documento finale, la direzione cittadina del Partito Democratico di Potenza, convocata per discutere delle recenti nomine dei nuovi assessori da parte del sindaco De Luca (Cutro e Celi) non condivise da gran parte del partito, ha confermato le sue divisioni interne: renziani e pittelliani non hanno votato. Il documento è stato approvato a maggioranza dai componenti della direzione che fanno capo a Santarsiero, Margiotta e Lacorazza. Ufficialmente si sono astenuti dal sottoscriverlo anche i componenti dall'”area Speranza”.
Qual è il mandato che, con il documento, si affida al segretario cittadino, Enzo Sarli? Leggiamo testualmente:
“La direzione cittadina del Pd dà mandato al segretario cittadino di costituire un coordinamento politico, il più rappresentativo possibile, con il compito, sentito anche il partito nazionale, di verificare la concreta possibilità di poter condividere con il Sindaco un chiaro programma politico e amministrativo di rilancio della città sostenuto dal Partito Democratico e dal Centro Sinistra che richiederà un momento di discontinuità anche attraverso un nuovo assetto organigrammatico della Giunta e del consiglio.
Se queste condizioni non dovessero realizzarsi entro la fine del mese di settembre, completato il percorso di riordino dei conti, si ritorni a dare la parola ai cittadini”
Perchè una richiesta del genere con tanto di cronoprogramma?
Lo si spiega in premessa quando si afferma che: “l’azione amministrativa in atto non risponde alle esigenze della città che ha bisogno di un importante rilancio attraverso una visione strategica adeguata alle nuove sfide e al suo ruolo di Capoluogo oltre che ad avere gravi ritardi anche nell’utilizzo di importanti risorse lasciate a disposizione di questa Consiliatura; la nomina in Giunta di un consigliere membro del gruppo consiliare del Pd avvenuta senza il parere del partito cittadino e dello stesso gruppo consiliare rappresenta un atto grave e non condivisibile anche in considerazione della posizione assunta in merito dal Vice Segretario Nazionale“.

Nel documento, si riconosce “alle precedenti amministrazioni di Centro Sinistra una buona qualità dell’azione amministrativa e l’aver dato alla città opere e programmi di grande rilevanza” e si fanno considerazioni sul ruolo politico del Pd “primo partito cittadino, che esprime il gruppo consiliare più numeroso in Consiglio Comunale, che proprio per questo motivo ha il dovere di farsi carico della responsabilità di portare un contributo concreto alla soluzione dei notevoli problemi della città anche in considerazione che la situazione politica in seno all’amministrazione Comunale è oggi caratterizzata da uno stato di notevole confusione dovuto soprattutto alla mancanza di una chiara e definita maggioranza consiliare a sostegno del Sindaco e dell’esecutivo”
Cosa accadrà a settembre non è dato sapere ma se l’esigenza prospettata nel documento è quella di garantire “un momento di discontinuità anche attraverso un nuovo assetto organigrammatico della Giunta e del consiglio” qualche dubbio che si riesca sorge perchè in casa Pd, quando si parla di organigrammi, tutto diventa difficile. Certo è che ora la patata bollente passa nelle mani del segretario Sarli che avrà un agosto a dir poco impegnativo.
La segreteria cittadina de “I Socialisti” plaude al documento
Sulla situazione politica al Comune di Potenza interviene, con una nota, la Segreteria cittadina de “I Socialisti”.
Nel prendere atto del mandato affidato dalla direzione cittadina del PD al segretario cittadino, Enzo Sarli, di garantire un momento di discontinuità anche attraverso un nuovo assetto di organigramma della Giunta e del Consiglio comunale, la Segreteria cittadina de “I Socialisti”, plaude al documento del Partito Democratico che per la prima volta prende una posizione chiara su questa convivenza innaturale tra centrosinistra e centrodestra al Comune di Potenza.
Convivenza scellerata resa possibile – si precisa nella nota – da piccoli gruppi che guardano innanzitutto alle proprie posizioni di tornaconto personale senza una visione strategica circa il ruolo del Capoluogo di Regione e della Basilicata e dove a singoli potentati, come avvenuto di recente con la nomina di due nuovi assessori, si consente – conclude la nota de “I Socialisti” – di interferire nell’azione politica cittadina, in barba alle direttive della Segreteria Nazionale del partito che chiedeva la non entrata in giunta del Partito Democratico.