Ce ne vuole di fantasia! Sia da parte del legislatore che da parte di chi deve applicare le leggi: in questo caso di Poste Italiane.
Udite: il nuovo modello logistico di raccolta e distribuzione prevede il recapito della posta su base bisettimanale (lunedì, mercoledì e venerdì in una settimana; martedì e giovedì in quella successiva).
La riforma prevista dalla Legge di Stabilità 2015 coinvolge una parte limitata del territorio nazionale. In Basilicata, invece, praticamente oltre il 75% della popolazione residente: 128 dei 131 comuni lucani con eccezione di Potenza, Matera e Rionero in Vulture sono interessati dal nuovo sistema con ripercussioni molto significative in termini di risposta all’utenza.
Al disagio degli utenti, si aggiungono le difficoltà dei dipendenti di Poste Italiane che sono sottoposti ad una serie di cambiamenti che certo non agevolano le condizioni di lavoro in un territorio strutturalmente deficitario quanto ad infrastrutture ed accessibilità.
Nel corso di un recente incontro con i vertici di Poste Italiane con il Presidente della Regione Pittella, il Presidente dell’Anci Basilicata, Salvatore Adduce, ha segnalato le criticità che si sicuramente dsi determineranno. Anche per tali ragioni si è convenuto che Regione , Poste Italiane ed Anci avrebbero monitorato la situazione e in un nuovo incontro valutato i risultati dopo alcuni mesi di sperimentazione del modello organizzativo.
A tal proposito l’Anci, interpretando i bisogni dei Comuni e delle popolazioni lucane, continuerà con la Regione – ha precisato il Presidente, Salvatore Adduce – l’interlocuzione con Poste Italiane per garantire i livelli adeguati dei servizi postali.
Sui problemi derivanti dalla nuova organizzazione dei servizi, presa di posizione delle organizzazioni sindacali di categoria che hanno organizzato una serie di assemblee.
“Affronteremo insieme ai lavoratori, le seguenti tematiche: Privatizzazione di Poste Italiane; Situazione del Recapito; Carenze organiche di Mercato Privati”.
E’ quanto si legge in un comunicato stampa firmato da Cisl Slp, Cgil Slc, UilPoste, Failp Cisal, Confsal e Ugl comunicazioni.
“Siamo costretti a lottare per la dignità dei lavoratori postali, per salvaguardare il loro posto di lavoro e per garantire servizi migliori e di qualità in tutta la Regione.
Il Sindacato tutto, unitariamente, è assolutamente contrario a quella che ritiene una vera e propria aberrazione sociale ed economica.
Ci proponiamo di sensibilizzare tutta la collettività con l’obbiettivo di far recedere dall’attuale nefanda decisione.
Per raggiungere questo obbiettivo dobbiamo essere forti e uniti a tutti i componenti della nostra grande Società che, siamo certi, avremo vicini in questa grande battaglia”.