Non è stata sufficiente la riunione in Comune per ricomporre la vertenza tra la Trotta Service Bus e i sindacati Fit Cisl, Uilt Uil e UglTrasporti che, per questo motivo, hanno confermato lo sciopero di 24 ore indetto per il 7 luglio prossimo.
All’incontro hanno partecipato il Sindaco Dario De Luca, l’Assessore al ramo Gerardo Bellettieri, gli amministratori della Trotta Bus, i Segretari Regionali di Fit-Cisl, Carlo Costa, Uilt Uil, Carone, UglTrasporti, Giorgi, il Segretario Confederale della UIL Basilicata, Antonio Deoregi.
Si è discusso dei 17 punti alla base dello sciopero di 24 ore indetto per il 7 luglio prossimo nonché di tutti quelli collegati a questi ultimi, e relativi alle applicazioni delle leggi nazionali e regionali per il settore che la Trotta non applica ai lavoratori del servizio di trasporto urbano di Potenza.
Dopo l’introduzione del Sindaco De Luca, i sindacati con documenti alla mano – si precisa in una nota congiunta dei segretari sindacali di categoria – hanno chiarito punto per punto le gravissime violazioni agli Accordi nazionali, regionali e aziendali, e soprattutto al Capitolato Speciale di Appalto e al conseguente contratto di servizio pubblico, che la Società continua a mettere in atto, senza che nessuno proferisca parola e ormai è ben chiaro il perché.
In particolare, – Costa, Carone e Giorgi – hanno illustrato i contenuti degli Art.11 e 13 del capitolato speciale di appalto, riguardanti, “l’utilizzazione del personale” e il rispetto di tutti gli accordi vigenti in regione che il bando di gara impone, puntualmente violati dalla Società.
Altre questioni affrontate quelle della bigliettazione a terra e la metodologia da utilizzare per la vendita dei titoli di viaggio.
Secondo Costa, Carone e Giorgi, “l’azienda dimenticando probabilmente di aver partecipato ad un bando di Gara per la sola Gestione del Servizio, e non per altro, rinnega la maggior parte di questi accordi, dichiarando di averli riscritti con altri sindacati.
“Dimentica l’azienda – affermano a riguardo Costa, Crone e Giorgi – che ad oggi in Italia gli accordi “Erga Omnes” non hanno nessuna validità soprattutto se sottoscritti con Sindacati che non rappresentano il 51% del personale ma neanche il 20%. Figuriamoci se possono valere quelli fatti con sindacati che non sono neanche firmatari del CCNL in vigore”.
Il Sindaco poi, – continuano i segretari regionali Costa, Carone e Giorgi – non ha espresso, in sede di incontro, nessun parere sulla mancata applicazione delle regole scritte nel capitolato speciale di appalto e nel conseguente bando di gara adottato dalla prima giunta De Luca, ma ha chiesto una mediazione che noi definiamo ”alquanto bonaria”.
Vorremmo pertanto capire – ribadiscono Costa, Carone e Giorgi – alla luce di quanto si è detto nella riunione, come il Sindaco intende procedere nel tentativo di mediazione, che diventa sempre più difficile.
La riunione si è conclusa quando i Sindacati hanno fatto notare ai rappresentanti della ditta Trotta che il personale in carico al TPL non può essere utilizzato su servizi che hanno una finalità commerciale privata della Società Trotta, come ITALO BUS, ” perché cosi facendo – precisano i segretari di Fit Cisl Uil Uil e UglTrasporti – si utilizzano impropriamente risorse pubbliche della Regione Basilicata e dei cittadini di Potenza, per uno scopo economico aziendale. Questo non lo dice il Sindacato ma gli Art. 2 e 11 del Capitolato Speciale di Appalto”.
Su questo punto, secondo la nota sindacale, il Sindaco si sarebbe riservato di “indagare”.
“L’azienda , da parte sua, – informa la nota di Costa, Carone e Giorgi – ha dichiarato di volere presentare un Piano Industriale, che avrebbe come fine ultimo quello di evidenziare, a suo modo di vedere,. che vi sono esuberi nel servizio”.
Dinanzi a questo atteggiamento della ditta Trotta che i firmatari della nota definiscono “arrogante”, hanno confermato lo sciopero di 24 ore per il 7 luglio prossimo chiedendo al Sindaco di aprire una inchiesta amministrativa nei confronti della ditta Trotta “per tutte le violazioni agli atti di gara, agli accordi di II livello in vigore, alle leggi regionali per il settore, nonché a quelle nazionali, al CCNL degli Autoferrotranvieri e allo stato giuridico della categoria che la Società – sostengono Costa, Carone e Giorgi – sembra non applichi e non solo nella città di Potenza, ma anche a Milano e a Roma”.