Il ricordo a quanti hanno sacrificato la propria vita per la libertà e la democrazia nel nostro paese è stato il filo conduttore di una giornata, nel corso della quale in numerosi centri della regione, si sono celebrate manifestazioni, alle quali hanno partecipato le massime utorità civili e militari e rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma.
A Potenza la cerimonia è iniziata con la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai Caduti al Parco Montereale, alla quale ha fatto seguito la parata militare in piazza Don Bosco a rione Risorgimento (nella foto di copertina), nel corso della quale sono state consegnate quattro medaglie d’onore alla memoria. Il messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato letto dal Prefetto di Potenza, Marilisa Magno.
Alla manifestazione di Potenza ha partecipato anche il Vice Ministero dell’Interno, Filippo Bubbico, il quale ha fatto riferimento al rispetto della legalità che – ha detto – deve essere un impegno quotidiano, alimentando una consapevola fiduciasoprattutto tra i giovani.
A Matera la cerimonia per i 70 anni dell’Unità d’Italia si è svolta nella villa dell’Unità d’Italia da dove è partito un corteo che ha raggiunto piazza Vittorio Veneto dove il Prefetto di Matera, Antonella Bellomo, ha passato in rassegna il picchetto d’Onore.
Nel suo intervento, il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, ha fatto riferimento alla metamorfosi istituzionale e democratica che fu il 2 giugno del 46, ” momento di un nuovo percorso e di una nuova ambizione oltre che processo democratico. Un passaggio segnato da valori, testimonianze e progetti” ha detto.
“Dobbiamo tornare ad essere non solo portatori di parole – ha sottolineato ancora il sindaco – ma testimoni di quei valori perché tra loro uno era quello supremo: la libertà che va coniugata con la solidarietà, la rincorsa del bene comune.

Se oggi siamo in questa piazza, in cui vengono vissuti rapporti interpersonali, in cui la comunità si ritrova, in cui palpita il cuore della città, il messaggio che deve rimanere forte è di ritrovare i valori che sono stati i pilastri del momento epico che segnò la nuova tappa eroica di un Paese, l’Italia, che riprese a vivere nella libertà e nella democrazia. Grazie soprattutto alle donne che per la prima volta votarono e si scrollarono di dosso la mestizia della sudditanza di essere comparse sociali. Ecco – ha concluso De Ruggieri – ciò che bisogna riproporre oggi, se vogliamo essere rispettosi del 2 giugno 1946 e esprimere una vera stimolazione sociale”.
Le foto della cerimonia di Potenza sono di Graziano Scavone. Quelle di Matera di Angelo Cappiello. Ringraziamo entrambi.