Domenica 22 maggio 2016, sarà celebrata al Castello di Lagopesole, la GIORNATA DEI LUCANI NEL MONDO e in quella occasione sarà aperto ufficialmente al pubblico il Museo dell’Emigrazione Lucana che la Regione Basilicata, per il tramite del Centro Lucani nel Mondo “Nino Calice”, ha voluto realizzare, superando non poche difficoltà e mille ostacoli frapposti, raccogliendo la spinta e le richieste che i nostri corregionali hanno rivolto in questi anni, di testimoniare il cammino intrapreso lasciando la propria terra, i propri affetti, in cerca di una migliore condizione di vita.
“Quale occasione migliore dunque – ha spiegato alla stampa il Coordinatore del Centro Lucani nel Mondo, Luigi Scaglione – per celebrare quella che fu una scelta unanime del Consiglio Regionale di Basilicata che nel Febbraio del 1999 all’unanimità, come recita la relazione di Filippo Margiotta, Presidente della Commissione Consilare che presentò il provvedimento in Assemblea, decise di istituire la Giornata dei Lucani nel Mondo in coincidenza con la data di proclamazione dello Statuto Regionale”.
“Fu quella una scelta lungimirante – ha aggiunto Scaglione – nel cui solco il Presidente della Regione, Marcello Pittella e quello del Consiglio Regionale, Franco Mollica, ricorderanno il senso di una emigrazione che oggi, attraverso gli occhi di chi ritorna a casa e dei nuovi migranti, sembra rappresentare ancor più quello che Quinto Orazio Flacco declamò ricordando che “chi solca i mari, muta i cieli, non l’anima. Quell’anima che rivediamo viva e pulsante quando incontriamo i nostri corregionali nei loro nuovi Paesi, nelle loro associazioni o quando incrociamo i nostri giovani che partono alla ricerca di una speranza di vita e di successo. Proprio come è accaduto per i tanti Lucani che in questi decenni, a partire dal dopo Unità d’Italia, in particolare, hanno lasciato la nostra regione e che nelle sale dell’esposizione multimediale di Lagopesole, abbiamo voluto raccontare attraverso gli occhi di 12 storie di donne, giovani, uomini partiti per terre lontane con un bagaglio di poche cose diventate reliquie da custodire gelosamente di cui ora è venuto il tempo di raccoglierne le testimonianze e di lasciarle come monito a futura memoria. Senza nostalgie – ha proseguito Scaglione – e con il sorriso più che con le lacrime”.
“Proprio come la prima storia che racconteremo Domenica mattina, quella di Rosita Melo compositrice e cantante originaria di Rionero in Vulture e donna di grande successo in Sudamerica, legandola, come accadrà per le altre, alla ricerca storica ed all’approfondimento che con la collaborazione dell’Anci di Basilicata ci porterà al pieno coinvolgimento delle scuole e delle giovani generazioni nei comuni di origine. O come faremo – ha concluso il Coordinamento del Centro Lucani nel Mondo – quando presenteremo la mostra itinerante dell’Emigrazione italiana e Lucana ed i risvolti drammatici dei nuovi migranti, nella direzione di Matera 2019, voluta e definita con la collaborazione della Commissione Regionale dei Lucani nel Mondo guidata da Nicola Benedetto, oppure facendo conoscere i risultati delle intese già sottoscritte con i Musei di Buenos Aires, di Montevideo o con quello dei minatori in Belgio che sottoscriveremo proprio domenica 22 con la comunità di Massmechelen. Per testimoniare e lasciare un segno indelebile nella storia della nostra emigrazione”.
Il programma