Si è tenuta questa mattina, lunedì 9 maggio, presso la sala “Verrastro” della Regione Basilicata a Potenza, la conferenza stampa di presentazione degli esiti della valutazione dei Piani di Sviluppo Industriali candidati sulla seconda finestra dei PIA (Pacchetti Integrati di Agevolazione).
Presenti in sala, il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, l’assessore alle Politiche di sviluppo, lavoro, ricerca e formazione Raffaele Liberali, il direttore generale del medesimo dipartimento, Giandomenico Marchese e alcuni degli imprenditori selezionati per i passati e i futuri finanziamenti.
“Con i Piani di Sviluppo industriale – ha dichiarato Pittella – da un lato abbiamo raggiunto lo scopo di consolidare le imprese esistenti ottenendo il concreto risultato del rafforzamento del sistema produttivo esistente e della stabilizzazione delle maestranze, dall’altro abbiamo ampliato il panorama degli attori industriali e incentivato le assunzioni. I progetti finanziati sono coerenti con gli asset strategici della nostra programmazione”.

“Questi investono settori strategici come l’indotto automotive, le energie rinnovabili, il design, il settore telematico, l’agroalimentare ed anche assolute novità come il sociale – ha aggiunto il presidente – Attraverso ulteriori risorse da individuare nel Patto per la Basilicata, nei fondi Fers e Fsc contiamo di effettuare uno scorrimento di alcuni progetti pervenuti. I bandi Pia rappresentano una inedita azione di politica pubblica in Italia. Coniugano le necessità di innovazione tecnologica e di internazionalizzazione e dimostrano che con strumenti adeguati e possibile dare una iniezione di fiducia per il recupero della credibilità della nostra regione. Stiamo lavorando per trasformare Sviluppo Basilicata in una struttura di accompagnamento al credito per le imprese, come pure sul versante dell’internazionalizzazione si sta rafforzando l’Antenna della Regione Basilicata a Bruxelles. Questo non è il solito un bando che genera un libro dei sogni da consumare negli anni, anzi è concretezza perché si valuta subito il rating della società. Una strategia certa per lo sviluppo e questo bando innovativo stanno dando risultati già nella prima trance anche sul versante dell’occupazione”.
Tramite bando pubblico rivolto alle imprese lucane, su 66 progetti presentati, 28 sono stati approvati (16 in provincia di Potenza, 12 in provincia di Matera), 56,6 milioni di euro i contributi concessi, per un totale di circa 92 milioni considerati anche gli investimenti della prima finestra (35 milioni).

«Stiamo proponendo un cambio di industrializzazione notevole – ha spiegato l’assessore Liberali – dall’impatto estremamente forte. I Piani hanno prodotto più di 700 impieghi diretti, e anche tra i progetti non selezionati ci sono ottimi progetti per i quali stiamo cercando finanziamenti».

Aumentare il livello di competitività delle imprese, recuperare siti industriali dismessi, incrementare l’occupazione sono alcuni degli obiettivi fissati dai dai Piani di Sviluppo Industriale, approvati con rapidità rispetto ai tempi medi delle pubbliche amministrazioni e con possibilità, per i progetti non ammessi o fuori dalle disponibilità finanziarie, di ricandidarsi per la finestra successiva.
“Per i Piani di Sviluppo Industriale il dipartimento alle politiche di sviluppo della Regione Basilicata ha garantito tempi celeri nell’istruttorie e condivisione e trasparenza con i partecipanti dei criteri utilizzati per l’assegnazione dei punteggi. Si è arrivati infatti alla pubblicazione della graduatoria entro 150 giorni”, ha dichiarato il direttore generale del medesimo dipartimento, Giandomenico Marchese.

“Tutto ciò a fronte della presentazione di 65 piani di sviluppo industriali, complessi nei contenuti e consistenti nelle risorse da mettere in campo, più del doppio dei 30 presentati sulla prima finestra. I PIA supportano gli investimenti produttivi nella Regione Basilicata in una logica integrata e coordinata con le politiche industriali nazionali che mediante i Contratti di sviluppo a valenza nazionale sostengono le iniziative industriali più complesse”, ha concluso Marchese.
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