Oltre quatro ore da Potenza a Roma su un Intercity, il treno più veloce che Trenitalia mette a disposizione sulla tratta Taranto-Potenza-Roma. “Il Treno della vergogna” come l’hanno definito i sindaci lucani che, insieme all’assessore regionale alle infrastrutture, Aldo Belinguer, sono giunti ieri alla stazione Termini per protestare contro i disservizi di Trenitalia che sembra non voler prendere in considerazione le richieste degli amministratori locali.
Indossata la fascia tricolore, i sindaci hanno raggiunto in corteo gli uffici di Trenitalia, sperando di essere ricevuti da qualcuno. Ma gli interlocutori, com’era ovvio, non erano lì. Bisognava semmai andare a protestare davanti alla direzione generale di Trenitalia. Ma la protesta ha avuto il suo effetto.
La gente ha commentato positivamente l’iniziativa e molti, primo fra tutti il senatore Salvatore Margiotta, hanno espresso solidarietà a questi cittadini “di serie B”, come provocatoriamemte si sono autodefiniti, alla luce della poca attenzione che Trenitalia rivolge ormai da anni alla Basilicata.
Al termine della manifestazione, su proposta del consigliere regionale Vito Santarsiero, è stato redatto un documento condiviso da tutti i sindaci e dall’Anci di Basilicata, che vi ha partecipato con il suo presidente, Salvatore Adduce. Documento chè è stato inviato a Trenitalia.
“Siamo partiti alle 8,38 da Metaponto’ da Ferrandina , da Grassano , dalle dieci da Potenza poi da Bella-Muro. Siamo giunti a Roma alle 14,34. Ore e ore di viaggio con l’intercity, vale a dire il treno più rapido messo a disposizione della nostra Regione. Un tempo infinito, non quello che si impiega nell’Italia di seria A. A noi – denunciano l’assessore Berlinguer e i sindaci della Basilicata – non sono consentiti confort e velocità che possiamo solo immaginare, mentre oggi la tratta Mi-Roma si percorre in meno di 3 ore. Non è più tollerabile questo stato di cose,non è tollerabile l’indifferenza rispetto a tale problematica,senza collegamenti adeguati non c’è futuro per i territori.
Oggi si può e si può fare rapidamente, si può avere da subito materiale rotabile cioè treni adeguati e collegare in tempi civili la Basilicata al resto d’Italia. Certo servono anche interventi infrastrutturali,ma per essi è altro ragionamento, anch’esso importante e anch’esso da farsi presto con il ministero delle infrastrutture. Ma ora vogliamo subito – chiedono con il documento gli amministratori locali – gli ETR disponibili,peraltro dismessi su altre linee,e vogliamo più corse.
Nel 1998 da e per Roma avevamo 14 treni,oggi solo 4. È assurdo sapere – si afferma nel documento – che tale materiale rotabile resosi disponibile Trenitalia voglia utilizzarlo come sempre in altre zone e in altra Italia.
In un paese civile così non si va da nessuna parte,così semplicemente non va.La manifestazione di oggi opportunamente voluta dall’assessore Berlinguer e dall’Anci Basilicata che ha visto la presenza di oltre 50 Sindaci con il presidente Adduce, del senatore Margiotta e del presidente prima commissione regionale Santarsiero non può restare un episodio isolato o sterile protesta. È un punto di partenza – conclude il documento – per un cammino irreversibile. Stigmatizziamo infine i vertici Trenitalia che si sono rifiutati di incontrare una delegazione. Auspichiamo che nelle prossime ore Trenitalia provvede a dare risposte alla Basilicata.”