E’ giunta in tribunale a Potenza, accompagnata dal suo avvocato, l’ex sindaco di Corleto Perticara, Rosaria Vicino, agli arresti domiciliari perchè ritenuta responsabile di concussione, voto di scambio ed altri reati commessi nel tentativo, spesso riuscito, di favorire parenti ed amici, intervenendo sulla Total e sulle imprese che lavoravano per conto della multinazionale per realizzare il centro olio di Tempa Rossa.
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Alla Vicino sono dedicate numerosissime pagine della corposa ordinanza che sintetizza anni d’indagini da parte della Squadra Mobile i Potenza.
Nell’ordinanza il Gip, Michela Tiziana Petrocelli, definiscel’ex sindaco di Corleto Perticara “figura di assoluto spicco che … ha fornito concreta dimostrazione di una singolare capacità di piegare o condizionare la volontà degli imprenditori che si interfacciavano con la medesima, al fine di conseguire il risultato delle assunzioni di questo o quel nominativo e nell’intento unico di consolidare il proprio consenso elettorale in spregio a qualsiasi criterio di meritocrazia”.
Nell’aula GIP, la Vicino si è fermata pochi minuti (è entrata alle 11.40 e uscita alle 11.48) e questo lascerebbe penare che si sia avvalsa della facoltà di non rispondere.
Lo stesso ha fatto l’ex vice sindaco di Corleto Perticara, Giambattista Genovese (per il quale il Gip ha disposto il divieto di dimora a Corleto), il quale si è avvalso anch’egli della facoltà di non rispondere.
Ieri sono stati interrogati, lo ricordiamo, i dipendenti dell’Eni del Centro Oli di Viggiano agli arresti domiciliari perché accusati di illecito smaltimento di rifiuti, avendo catalogato quelli provenienti dall’attività estrattiva con codici volutamente falsi, consentendo all’Eni di risparmiare parecchie decine di milioni di euro.
Si tratta di Vincenzo Lisandrelli, coordinatore ambiente del reparto sicurezza e salute all’Eni di Viggiano, Roberta Angelini, responsabile Sicurezza e salute dell’Eni a Viggiano, Nicola Allegro, responsabile operativo del Centro oli di Viggiano, Luca Bagatti, responsabile della produzione del distretto meridionale di Eni, Antonio Cirelli, dipendente Eni nel comparto ambiente (leggi articolo).
Domani sarà sentita dai magistrati a Potenza, l’ex ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, dopo la pubblicazione di alcune intercettazioni di conversazioni del novembre 2014 tra lei e il suo compagno Gianluca Gemelli (indagato), in cui Guidi lo rassicurava sull’approvazione di un emendamento che, secondo gli atti dell’inchiesta della procura di Potenza che contengono l’intercettazione, avrebbe favorito i suoi interessi economici inerenti a un centro di estrazione petrolifera in Basilicata.
Intanto, con un comunicato a firma del Procuratore della Repubblica della Repubblica di Potenza, Luigi Gay, si precisa che “in relazione all’attività petrolifera svolta da Eni, ad oggi non è iscritta l’ipotesi di disastro ambientale”.
Con la stessa nota, Gay esclude attività investigativa “su provvedimenti legislativi o, comunque, su atti di natura strettamente politica” e “qualsiasi attività d’indagine che riguardi la legge di stabilità 2016”.