La sala conferenze della Biblioteca Nazionale di Potenza ha ospitato, sabato 13 febbraio, la conferenza “Beni culturali, fattore di sviluppo del territorio”, organizzata dalla Biblioteca Nazionale in collaborazione con il Centro Turistico ACLI.
Un incontro per discutere sulla situazione attuale del considerevole patrimonio culturale regionale e nazionale, sulla sua tutela, gestione e valorizzazione, anche in termini di fruizione per il pubblico.
Intervenuti durante la conferenza, Filippo Pugliese, Comitato Nazionale CTA (Centro Turistico ACLI), Franco Sabia, direttore della Biblioteca Nazionale di Potenza, Giampaolo D’Andrea, Capo di Gabinetto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Francesca Sogliani, direttore della Scuola di Specializzazione Beni Archeologici Matera.
«Devo dare atto dell’iniziativa di questa sera – dice D’Andrea – dove proviamo a discutere anziché con gli operatori, con i cittadini. Per anni, da un certo punto di vista, la spesa per la cultura è stata ritenuta uno spreco, un optional di cui si poteva fare a meno. Con la Legge di stabilità 2014 – 2015, dopo tanti anni di tagli costanti ai capitoli che facevano riferimento ai beni culturali, abbiamo avuto un non taglio. La Legge di stabilità 2015 – 2016 prevede un incremento di risorse, pur all’interno di una previsione di bilancio che vede tagli significativi. Più investiamo sul recupero del patrimonio culturale e sulla gestione delle fruizioni, più costruiamo il futuro del Paese. Per mantenere l’attenzione sulla questione anziché parlare con gli operatori, forse è il caso di parlare un po’ di più con i cittadini, che sempre più devono avvertire quel patrimonio come loro patrimonio. Questo straordinario patrimonio è anche attrattore turistico, quindi ha valore economico. C’è una ricchezza straordinaria – ha concluso D’Andrea – una varietà di ambiti di cui dobbiamo essere consapevoli che sono nostri. Solo se siamo tutti vigili, attenti a custodire, il Paese può dire che ha cambiato verso e fa affidamento al patrimonio, che arriva dal passato per costruire il suo futuro».
Sensibilizzazione e formazione al centro dell’intervento di Francesca Sogliani:
«È necessario portare avanti un percorso di sensibilizzazione degli individui verso il patrimonio culturale, che deve essere considerato come loro proprietà. Solo considerandolo bene, potranno difenderlo meglio. Molto importante è il segmento della formazione. È una regione, la Basilicata, molto bella, con un grado di conservatività paesaggistica più elevato di altre regioni. Ha un panorama abbastanza rispondente alla sua evoluzione, senza che il paesaggio sia stato stravolto. Le trasformazioni che stiamo vivendo, e che sono molto accelerate in questi tempi, vanno verso l’attenzione al paesaggio. La Regione Basilicata e l’Università hanno attivato una serie di corsi di studio che parlano di patrimonio. Chi vuole studiare in questa regione può seguire un percorso di laurea triennale e specialistica, poi ci sono i dottorati, sia a Potenza che a Matera, e poi c’è la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici, che forma i professionisti dei beni culturali, ed è strutturata su diversi ambiti. La ricerca di eccellenza – conclude Sogliani – si fa formando persone idonee».