Un itinerario turistico-culturale che intorno al Carnevale, alle successive rappresentazioni della Settimana Santa di Pasqua, ai Riti Arborei faccia diventare questi eventi richiamo-attrazione di nuovi flussi turistici e serva soprattutto a destagionalizzare e a “trasferire” turisti da Matera sul territorio materano.
E’ quanto propone il Centro Studi Turistici Thalia all’avvio del Carnevale 2016, considerando che finora non è stato possibile – si sostiene in una nota – fare un unico cartellone che potrebbe ben raccordarsi con Matera 2019.
Tra l’altro, sostengono i responsabili del Centro, le manifestazioni di carnevale hanno una loro specificità che le rendono sul piano culturale ed altropologico interessati e pertanto proponibili ad un pubblico più vasto.
Il riferimento è al rito del Campanaccio a San Mauro Forte, a Tricarico con le maschere tradizionali dei tori e delle vacche, vestite di nero con drappi rossi le prime, e di bianco con drappi colorati le seconde, girano per il paese per la questua accompagnati dal massaro.
Risale al 1300 invece il carnevale di Cirigliano. Questa volta troviamo il corteo delle maschere dei mesi e delle stagioni che, insieme a preti e pastori, accompagnano “Quaremma” nel corteo funebre che segue la bara del Carnevale. I campanacci richiamano anche qui alla mente la cultura pastorale dei paesi lucani.
Ad Aliano , il paese del confino di Carlo Levi, nell’ultima domenica di carnevale è di scena “la frase”, ovvero una rappresentazione sarcastica con riferimenti a fatti e personaggi reali. La maschera Cornuta, tradizionale di Aliano, è un riferimento alla cultura contadina.
Infine, Il Carnevalone di Montescaglioso, con le sue maschere anticamente realizzate con pelli di animali e juta, oggi con materiali più “attuali”, culmina con la sfilata del martedì grasso.
Per il carnevale 2016 in alcuni centri ci sono delle novità per i turisti. A San Mauro è stata aperta ai visitatori la Torre Normanna. In paese c’è un ricco patrimonio artistico-monumentale da valorizzare: i resti del Castello che risale al periodo normanno-svevo, ristrutturato dagli Angioini e di cui attualmente resta solo la torre cilindrica a tre piani; diversi palazzi nobiliari, tra cui palazzo Arcieri, (sede del municipio) e palazzo Lauria, con portale barocco del 1770.
Per il Centro Studi Thalia le manifestazioni popolari e folcloristiche costituiscono un’opportunità di crescita e di sviluppo sociale ed economico. Gli eventi come la Sagra dei Campanacci, il Carnevale di Tricarico e il Maggio di Accettura sono momenti di aggregazione popolare e al tempo stesso richiamo di flussi turistici rimettendo in moto l’economia locale e la vendita dei prodotti tipici ed alimentari.
L’obiettivo finale – conclude la nota del Centro Studi Thalia – è di promuovere un’immagine nuova, distintiva ed unitaria della Basilicata in grado di attrarre adeguati flussi turistici nell’intero territorio; di contribuire concretamente alla qualificazione professionale degli operatori nel settore ed alla crescita della capacità imprenditoriale di specie; di riscoprire le tante peculiarità culturali disseminate in ogni realtà comunale del nostro territorio e conseguentemente di porle in rilievo con una azione sistematica e sinergica. Quindi una nuova strada per rafforzare identità regionale concreta e reale ma altrettanto innovativa ed energica, saldamente ancorata sulla roccia della storia, sulle tradizioni, su un sistema interconnettivo di saperi e conoscenze.
E dopo il Carnevale ci sono, all’interno del Giubileo 2016, i riti della Santa Pasqua che proprio a San Mauro conservano intatte tradizione, fede popolare, suggestioni. Di remota tradizione, il rituale pasquale che si svolge qui è la rappresentazio¬ne simbolica e destorificata della morte di Cristo.
I riti della prossima Pasqua, con Matera al centro dell’interesse dei turisti per il “palcoscenico naturale” della Via Crucis, saranno un appuntamento maggiormente seguito dai fedeli proveniente da tutto il mondo.